Nel capitale di Bakery –– azienda cesenate attiva nei prodotti da forno surgelati – è entrato Crédit Agricole Agro-Alimentare, braccio italiano nel capitale di rischio della banque verte francese. A fine novembre 2011, l’istituto ha acquistato per circa 4,5 milioni di euro il 30% del capitale, derivante in parte da aumento di capitale e in parte da cessione di quote dei due proprietari e fondatori, Marco Beccari e Roberto Parodi, che resteranno ancora alla guida della società. Per Ca Agro-Alimentare, in base agli accordi di corporate governance, entrerà Stefano Masini nel cda.
“Non siamo esattamente un private equity – precisa a Food Francesco Orazi di Ca Agro-Alimentare –, anche se per molti tratti l’operazione è simile a quella classica di expansion di questo tipo di fondi. Abbiamo un orizzonte temporale d’investimento più flessibile, e comunque pari a 7-10 anni.Un tempo che permette alle imprese alimentari di sviluppare adeguatamente i loro piani strategici. Non abbiamo, inoltre, un orizzonte chiuso per investire le somme a nostra disposizione in Italia, che ammontano complessivamente a 95 milioni di euro”. Quali sono le caratteristiche degli investimenti di Ca Agro-Alimentare? “Innanzitutto il target – continua Orazi –: c’interessano le imprese della filiera agroalimentare, escludendo però il settore vitivinicolo e le aziende più propriamente agricole. Le nostre, almeno per il momento, saranno tutte operazioni di minoranza nel Centro-nord Italia: affianchiamo gli imprenditori nel loro percorso di crescita e li supportiamo con capitale fresco, competenze finanziarie e l’entrata nel network del Crédit Agricole. La nostra taglia di investimenti è compresa tra 5 e 15 milioni di euro, per società con un fatturato che sia almeno pari a 10 milioni di euro”. Qual è per l’appunto il giro d’affari di Bakery.
A Crédit Agricole Agro-Alimentare il 30% di Bakery
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