È l’ora dei centri commerciali per Roadhouse Grill: la catena di ristorazione del gruppo Cremonini ha aperto due locali in un nuovo canale di sviluppo. Finora, l’insegna aveva sempre privilegiato la formula dei ristoranti posizionati lungo arterie stradali ad alta percorrenza. Le inaugurazioni avvenute negli ultimi mesi presso il Globo di Busnago (Mb) e lo Shopping Park Voghera Est (Pv) non resteranno casi isolati.
“Il progetto di Roadhouse Grill Italia – dice Mohammed Vassighi, amministratore delegato di Roadhouse Grill – è stato avviato nel 2001: un format di ristorazione con servizio al tavolo a base di carni alla griglia, mutuato da un modello americano e adattato alle esigenze europee. Inizialmente abbiamo reso coerenti tutte le attività operative con la struttura dei costi del mercato del lavoro italiano, poi siamo intervenuti sul menu-mix, razionalizzando e adeguando il numero delle referenze in modo da raggiungere un buon equilibrio qualità-prezzo. Negli ultimi quattro anni abbiamo accelerato l’espansione: siamo arrivati a 24 locali e riteniamo che il canale dei centri commerciali possa contribuire efficacemente alla crescita. I risultati dei primi mesi di Busnago e di Voghera sono estremamente positivi. Il format non ha adattamenti particolari, se non nell’utilizzo di una superficie più ridotta che arriva al massimo a 400 mq e abbiamo lavorato molto per compattare gli spazi della cucina e altri locali tecnici”.
Nel 2010 sono state comunque sei le aperture ‘tradizionali’ realizzate da Roadhouse Grill, che ha chiuso l’esercizio a 36 milioni di euro di fatturato, in crescita del 40%, mentre quest’anno prevede una quindicina di nuovi ristoranti e il superamento dei 55 milioni di euro. Al momento il focus è sul Centro Nord e su Roma: “Stiamo valutando varie proposte sia in centri commerciali esistenti, sia di nuova costruzione e dove possibile acquistiamo l’immobile – sottolinea Vassighi. Oggi il 70% dei locali è di nostra proprietà. Abbiamo iniziato con la gestione diretta per arrivare a una struttura economica ottimale, profittevole e replicabile. Oggi siamo pronti ad accelerare lo sviluppo attraverso il franchising. L’investimento minimo di partenza è di 300mila euro, con un fee di ingresso di 40mila euro. Il franchisee deve avere la disponibilità a poter investire direttamente il 40% della cifra pattuita, mentre per il restante 60% può accedere a finanziamenti messi a disposizione dalle banche che già operano con la società. Infine, le royalties mensili richieste sono pari al 5%”. Il fatturato medio annuale di un ristorante è di circa due milioni di euro, con una media di 25 dipendenti, tra full e part time; lo scontrino medio si aggira sui 18 euro.
Nel futuro a breve di Roadhouse Grill c’è l’apertura – prima dell’estate – nella Stazione Centrale di Milano, in una buona posizione, con un ampio spazio sul mezzanino tra i binari e la galleria, in una zona di grande visibilità.
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