Conto alla rovescia per Cibus Tour, la nuova manifestazione di Fiere di Parma che si terrà nei padiglioni fieristici parmensi dal 15 al 17 aprile: una rassegna nata con l’obiettivo di presentare ai consumatori italiani ed esteri il sistema agroalimentare analizzando a 360° – dalle eccellenze artigianali a quelle semi-industriali e industriali, dalle tematiche della food safety alle logiche delle filiere integrate, con una sezione aggiuntiva per approfondire le problematiche nutrizionali.
“Per la prima volta, nello stesso spazio espositivo – spiega Antonio Cellie, ad di Fiere di Parma – si affiancheranno le grandi aziende di Federalimentare e le specialità artigianali di Slow Food, senza dimenticare i prodotti biologici, i tipici dop e igp così come le marche private della gdo”. “Sarà un concerto a più voci – aggiunge Elda Ghiretti, Cibus brand manager – a cui parteciperanno anche Confagricoltura, il Consorzio Italia del Gusto e altri protagonisti del nostro sistema agroalimentare. Una manifestazione che mancava nel panorama fieristico italiano, nata per ‘educare’ e anche divertire, dando la possibilità al grande pubblico di degustare e acquistare i prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy”.
Tra gli eventi formativi in programma, sono previsti dai laboratori di Slow Food sui salumi tipici, ai convegni salutistici di Pianeta Nutrizione (tra cui quello del 16 aprile, organizzato dall’Aic-Associazione italiana celiachia dell’Emilia-Romagna), agli incontri didattici di Confagricoltura sul percorso del cibo dai campi al supermercato fino alla tavola. Per presentare il biologico, ci sarà una collettiva di aziende organizzata in collaborazione con Prober-Associazione dei produttori biologici e biodinamici dell’Emilia-Romagna. Oltre alla vendita dei prodotti, s’illustreranno i requisiti delle produzioni bio e sarà allestito uno spazio speciale che sarà teatro di incontri ed eventi, tra cui un cooking show.
Partner d’eccezione di Fiere di Parma sarà quindi Slow Food, che per l’occasione organizza Po(r)co ma Buono, un evento “per ragionare sulla produzione e sul consumo di carne e riflettere sui percorsi praticabili per realizzare filiere più sostenibili”, come spiega Silvio Barbero, segretario nazionale di SlowFood.
Su 2.500 mq, nella sezione Mercato saranno ospitati oltre 50 espositori, che proporranno carni fresche e lavorate, dando visibilità soprattutto a insaccati e salumi estremamente tipici e locali, permettendo di conoscere piccoli gioielli della norcineria italiana, alcuni a rischio di estinzione, rappresentati dai Presìdi Slow Food.
Ci sarà anche uno spazio-enoteca, con 600 etichette provenienti dalle migliori cantine italiane ed estere e gli spazi cibo, con i salumi d’Italia selezionati da Slow Food accompagnati a pani prodotti con vecchie varietà di grano recuperate nel progetto “Il Mulino del Po”. E non mancheranno i Laboratori del gusto – sulle tecniche e sul contesto culturale in cui nascono salami artigianali italiani, grandi prosciutti europei, culatelli, salumi prodotti dal quinto quarto del maiale –, i Teatri del gusto, dove si esibiranno cuochi italiani e internazionali particolarmente vocati alla lavorazione della carne di maiale, percorsi educativi per le scuole in visita e tre tavole rotonde al giorno.
CibusTour, un giro nel foodsystem a 360°
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