Conto alla rovescia per l’audizione di Federalimentare presso l’Antitrust, prevista per il prossimo 25 maggio. Come preannunciato da Il Sole 24Ore, i vertici della federazione – il neopresidente Filippo Ferrua, il vicepresidente Lisa Ferrarini (con delega alla gdo), il direttore generale Daniele Rossi, assistiti dall’avvocato Luciano Di Via dello Studio legale Bonelli Erede Pappalardo – consegneranno all’Autorità garante della concorrenza e del mercato i risultati dei questionari predisposti dall’Antitrust e compilati da 154 imprese fornitrici della distribuzione moderna che dovrebbero offrire ai commissari maggiori, ulteriori elementi per completare l’indagine conoscitiva in atto in merito alla verifica di un possibile scambio di informazioni tra centrali di acquisto, che potrebbe configurare una restrizione della concorrenza, nonché un potere d’indirizzo dei prezzi.
Nel dossier di Federalimentare (ben 4mila delle 6.500 imprese associate sono fornitori della gdo) al vaglio dell’Antitrust, sarebbero contenuti documenti comprovanti alcune pratiche – attuate soprattutto nei confronti delle pmi agroalimentari – di “scontistica” del 3% retroattiva di fine anno, oneri connessi al cambio di fatturazione del distributore o amministrativi, costi derivanti dallo stoccaggio nei magazzini dei gruppi della gdo e addirittura risarcimenti derivanti da incendi accidentali nei magazzini.
Federalimentare, un’udienza all’Antitrust
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