Le vendite di alimenti e prodotti per la cura degli animali domestici sono in aumento in America latina, grazie soprattutto al dinamismo del mercato brasiliano. Secondo Euromonitor International, nel periodo 2005-2010, le vendite sono aumentate da 4,8 a 8,3 miliardi di dollari (cioè da 3,22 a 5,57 miliardi di euro), per un tasso annuo di crescita composto dell’11,9 per cento. L’America del Sud è così arrivata a concentrare il 10,2% del mercato mondiale, rispetto al 7,6% del 2005. Il Brasile è il primo mercato della regione, con vendite pari a 5,2 miliardi di dollari nel 2010 (3,5 miliardi di euro), seguito dal Messico (1 miliardo di dollari, ossia 672,6 milioni di euro) e dall’Argentina (645 milioni di dollari, pari a 433,8 milioni di euro). L’espansione del mercato del pet è attribuita alla crescita del reddito disponibile: secondo Euromonitor, la percentuale di famiglie brasiliane con un reddito medio annuo disponibile pari ad almeno 25mila dollari (16.800 euro) è passato dal 21,7% al 30,1% nel periodo in esame, mentre l’Argentina ha visto un maggiore incremento, dal 33,5% al 44,8 per cento.
I dati Euromonitor indicano una crescita delle vendite a valore di alimenti per cani e gatti di fascia economica, rallentata solo marginalmente nel 2009 (+10,5% rispetto al +13,9% del 2008) e risalita al +14,5% nel 2010. Anche le vendite di prodotti di fascia intermedia hanno conosciuto un rallentamento della crescita nel 2009 (+8,3% rispetto al +15,9% del 2008), poi risalita a un +10,5% nel 2010. La crescita del petfood di fascia premium ha manifestato un andamento difforme: +10% nel 2007, +2,7% nel 2008, +4,2% nel 2009 e infine +12,3% nel 2010. Euromonitor prevede per il mercato del pet care in America Latina un tasso annuo di crescita composto del 5,5% nel periodo 2010-2015.
Petfood, l’exploit del Brasile
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