Nel 2011, in Italia hanno scoperto la birra 7 milioni di neoconsumatori. Che portano a 36 milioni il numero dei suoi appassionati. Una ricerca Ispo/AssoBirra rivela che la birra è la bevanda alcolica preferita dagli italiani maggiorenni under 44 e che, nella maggioranza dei casi, viene bevuta a tavola. Si conferma, così, un dei pasti fuori casa, dove è ormai l’alternativa più leggera e meno alcolica al vino – che, invece, resta il preferito nei pasti “domestici” degli italiani.
A trainare il trend birra i consumatori sporadici (+40%) e quelli abituali (+20%), ma anche un consumo sempre più al femminile: sono ormai 16 milioni le consumatrici di birra, pari al 62,7% delle italiane maggiorenni, che la scelgono soprattutto per il suo gusto ma anche perché è poco alcolica, conveniente e di tendenza.
Secondo l’indagine, realizzata su un campione di 1.200 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, in un anno il consumo totale dichiarato di birra è passato dal 58,5 % al 72,4% dei nostri connazionali: un aumento pari al 14% del totale dei maggiorenni, che posiziona oggi la birra sullo stesso piano del vino, che ha un bacino di estimatori – rivela la ricerca realizzata da Ispo per conto di AssoBirra – pari al 79,5% della popolazione.
“Semplice, ma non semplicistica, bella ma non snob o pretenziosa. Per gli italiani – commenta Renato Mannheimer, presidente di Ispo – la birra è easy, un piacere che si offre al gusto senza complicazione. È come i jeans: democratica. E, quindi, unica e insostituibile. Lo è soprattutto per le generazione dei 30-40enni, che l’hanno eletta a loro bevanda preferita, mentre il vino è il prescelto dagli over 45. Birra e vino oggi raccolgono quasi equamente il gradimento dei nostri connazionali, qualificandosi come le bevande alcoliche più apprezzate e scelte dagli italiani, con un significativo margine su cocktail e superalcolici, rispettivamente di 17 e 24 punti percentuali.”
Solo dai 45 anni in su il vino riafferma con decisione il suo primato nel gradimento del Belpaese, con un gap crescente, nei confronti della birra, che sale con l’aumentare dell’età. Dati confermati da una ricerca Vinitaly/Confcommercio, da cui emerge che il consumatore abituale di vino ha, mediamente, più di 50 anni.
Al di là dei numeri assoluti, colpisce l’approccio al consumo della birra, ormai connotato nell’area dell’assaggio e della degustazione. A trainare questo trend positivo è, infatti, soprattutto la fascia dei consumatori che la bevono meno di una volta a settimana, aumentati in un anno di quasi il 40% (passando dal 26,3% al 35,3%), mentre crescono del 20% quelli “abituali”, che si concedono lo sfizio di una birra almeno una volta a settimana (da 24,6% a 29,9%). Sostanzialmente invariata, anzi, in leggero ribasso di -0,4%, la percentuale di quanti (3,6 milioni, pari al 7,2%) la consumano tutti i giorni .
La birra è ormai a tutti gli effetti una bevanda da pasto: solo il 9,4% dei consumi si verifica fuori pasto. E soprattutto nei pasti dei giorni festivi al ristorante (42,6%) e nelle cene fuori dei giorni feriali (30,9%). Nei pasti fuori casa del fine settimana, la birra affianca il vino (42,6% la birra, 41,9% il nettare di bacco), mentre in quelli feriali lo supera ormai di circa 2 punti percentuali, 21,8% a 19,6%.
Anche nei pasti in casa, dove il vino resta, di gran lunga, la bevanda preferita dagli italiani (dopo l’acqua minerale), vanta un consumo superiore di quasi cinque volte a quello della birra.
Infine, la distanza tra sessi nel consumo di birra si sta sempre più riducendo. Su un totale di 36 milioni di amanti della birra, accanto a circa 20 milioni di uomini ci sono oltre 16 milioni di donne, pari al 62,7% delle italiane maggiorenni. Scende tra l’altro del -11% la percentuale di quanti ritengono che la birra gonfi, così come calano, di ben 16 punti percentuali, quanti bevono birra solo con la pizza (che passano in un anno dal 46,9% al 30,9%).
Infine, tra quanti bevono più birra rispetto a 2-3 anni fa, il 61% dichiara di averlo fatto perché “esce più spesso con gli amici” e “ha più occasioni di berla all’happy hour”, mentre per il 28% è “il suo tipico gusto” leggermente amaro e schiumoso, a farla preferire rispetto ad altre bevande. Inoltre è “poco alcolica” (10%) e “rinfrescante” (8,9%).
Sarà per questo che la metà degli italiani (50,2%) preferisce bere birra rispetto ad altri alcolici d’estate o quando fa caldo in generale. E un italiano su 4 (25,1%) la sceglie “per una cena leggera in famiglia o con gli amici”, premiandone un gusto che non copre i sapori ma li accompagna e apporto calorico contenuto, come anche quanti (15%). la bevono “in pausa pranzo”.
Molto forte anche la componente socializzante di questa bevanda: la birra è la bevanda alcolica preferita dagli italiani “quando esco con gli amici” (39,7%) o quando “guardo la partita in tv” (31,3%) o, più semplicemente, “per rilassarsi a casa” (21,4%).
In valori assoluti, la ricerca Ispo/AssoBirra conferma che è il fattore gusto, per 6 italiani su 10, il principale motivo di scelta di questa bevanda; il 16,5% dei consumatori beve birra perché “è leggera”, e c’è anche un significativo 8,7% che la sceglie “per abitudine”.
L’ultimo anno consolida l’immagine positiva di questa bevanda: cresce la percezione che la birra sia rinfrescante (7,2 in una scala da 1 a 10), naturale (7), piacevolmente amara, conveniente (6,8), facilmente digeribile (6,6), poco alcolica (6,4) adatta a tutti gli ambienti e le occasioni (6,3) e adatta al gusto femminile (7,1).
Birra, 7 milioni di consumatori in più nel 2011
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