Il caseificio di Canossa, di proprietà di Dalter Alimentari, ha siglato un accordo con il caseificio di Selvapiana per la costituzione della nuova società consortile Colline di Selvapiana e di Canossa. La nuova realtà sarà dotata di 21 caldaie attive per la produzione di parmigiano-reggiano di montagna e di un magazzino di stagionatura dalla capacità di 14mila forme.
L’intesa – come spiega un comunicato dell’azienda – s’inserisce in continuità con le scelte strategiche di Dalter Alimentari, che a Reggio Emilia confeziona formaggi grattugiati e porzionati freschi per il canale horeca e l’industria alimentare. La volontà è quella di perseguire, attraverso l’integrazione verticale, il controllo totale della filiera: dopo l’acquisto, nel 2007, del 50% delle quote del caseificio di Canossa e la successiva acquisizione totale nel 2009, arriva ora la decisione di creare questa nuova realtà, destinata a garantire un notevole aumento della capacità produttiva – dato che le caldaie attive passeranno da 12 a 21 – e un miglioramento dei costi fissi. Gli investimenti deliberati in fase di attuazione, consentiranno inoltre un aggiornamento ed un ampliamento degli impianti, con possibilità di inserimenti di altre caldaie, e l’introduzione di tecnologie all’avanguardia.
Anche la nuova società seguirà il disciplinare di produzione stabilito dal Consorzio di tutela, e si preparerà a soddisfare i parametri delle certificazioni europee, come Brc-British Retail Consortium e Ifs.
Inoltre, gli standard qualitativi saranno garantiti anche grazie al magazzino di stagionatura: oltre ad avere una capacità di ben 14mila forme, il magazzino si trova a un’altezza di 650 m, posizione ottimale dal punto di vista climatico e ambientale.
“L’accordo raggiunto – spiega Alberto Viappiani, presidente di Colline di Canossa – ci soddisfa pienamente per i molteplici aspetti positivi che ne derivano e che non si limitano al contesto puramente aziendale. L’investimento permetterà infatti di fornire nuova linfa economica e prospettive concrete di lavoro a un’area che vive fortemente il fenomeno dell’emigrazione verso la città. Basti pensare che negli ultimi decenni, nella zona delle colline intorno al caseificio, le aziende agricole sono passate da 250 a 10 e i caseifici da 8 a 1”.
Dalter, accordo con Selvapiana
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