In Europa, i consumi effettuati nel primo trimestre del 2011 hanno registrato un incremento del 2,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dello 0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2010, secondo quanto attesta il Rapporto di Visa Europe “Eu Consumer Spending Barometer”, realizzato in collaborazione con Markit Economics.
Questa crescita è la più forte registrata dalla metà del 2006 e rappresenta una decisa accelerazione dei consumi dall’inizio del 2010.
La spesa per i consumi effettuata in Germania si è dimostrata – come precisa una nota di sintesi del rapporto – il fattore trainante di questa crescita: gli esercenti tedeschi hanno potuto beneficiare dell’espansione economica e dell’aumento dei livelli di occupazione. Anche i consumi in Europa dell’Est – in particolare in Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria e Polonia – hanno dato impulso alla crescita della spesa complessiva Ue connotando l’area come chiave nel contribuire al miglioramento dell’economia in Unione Europea.
Più difficoltosa appare la ripresa dei consumi in altri Paesi: si continua a registrare forti contrazioni nella spesa delle famiglie in Grecia, Irlanda e Portogallo, frenata dalle misure di austerity.
Nel primo trimestre del 2011, i volume di spesa effettuati su carte Visa sono stati di 232 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% rispetto al 2010. Il valore medio di pagamento con carta è sceso per il terzo quadrimestre consecutivo a 49,6 euro, in ribasso rispetto al valore di 50,1 euro registrato nel quarto trimestre del 2010.
Più di 1 euro su 8 speso dai consumatori nell‟Unione europea è effettuato su una carta Visa (oltre il 70% di questa spesa su carte di debito Visa). II Barometro “Eu Consumer Spending Barometer” è basato sulle transazioni effettuate su tutte le carte emesse da Visa: di debito, di credito e prepagate. Markit ha sviluppato il Barometro creando un modello che si rapporta ai dati grezzi delle transazioni con una serie di fattori. Prima i dati vengono deflazionati dai cambiamenti nel numero delle carte Visa emesse, in modo da rilevare l’espansione dell’attività di Visa. Poi viene operato un aggiustamento per bilanciare la preferenza dei consumatori nell‟uso delle carte. Quest’operazione si basa sulla valutazione dei trend su carte Visa per prelievo di contanti e transazioni ai terminali pos. Infine, per valutare l’inflazione, i dati sono deflazionati dai cambi negli indici di prezzo al consumo per fornire un indicatore degli effettivi cambiamenti nelle spese per i consumi delle famiglie.
In particolare, i dati di Visa coprono una gamma più ampia di settori, non focalizzandosi solo sul settore del retail, grazie anche al fatto che le carte sono sempre più utilizzate per pagamenti di utenze e tasse.
Consumi, segnali di ripresa in Europa
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