Debutto in vista sugli scaffali per Pomì L+, la polpa e la passata di superpomodoro anti-invecchiamento tutte made in Italy. Una sperimentazione partita un anno fa in Lombardia con 300 ettari e una produzione di oltre 20mila tonnellate e poi estesa ad altre zone d’Italia. Sono ottenute da pomodori naturalmente ricchi di antiossidanti e con un alto contenuto di licopene, importante per combattere l’invecchiamento e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Sono coltivati, trasformati e venduti dalle cooperative e dai consorzi che aderiscono al progetto di Coldiretti per “Una filiera agricola tutta italiana”. Il superpomodoro naturale tutto made in Italy ha, appunto, un contenuto di licopene tre volte superiore rispetto alle varietà di pomodoro vendute per il consumo fresco e più elevato del 58% rispetto a quelle coltivate per la trasformazione. Il licopene è un antiossidante efficace contro l’invecchiamento, nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari e dei tumori alla prostata. Il superpomodoro è il risultato di una sperimentazione realizzata nei campi nazionali ed è coltivato, trasformato e venduto dalle cooperative del Consorzio interregionale ortofrutticoli e del Consorzio Casalasco del Pomodoro. È stato ottenuto dopo anni di ricerca e sperimentazione con metodi del tutto naturali, che hanno permesso di individuare una varietà a elevato contenuto di licopene adatta alla coltivazione nei terreni nazionali, senza ricorrere a ogm. La tipologia di pomodoro selezionata ha una pezzatura delle bacche di circa 70 grammi, forma rotondeggiante, buccia liscia e più rossa: oltre ad avere un maggior contenuto di licopene, è anche, organoletticamente parlando, più gustosa. Nel 2010 la varietà di superpomodoro è stata coltivata in campo da circa 30 aziende agricole in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto secondo metodi di coltivazione integrata, cioè nel rispetto di disciplinari di produzione che orientano i produttori verso processi produttivi rispettosi dell’ambiente, che valorizzano metodi conservativi delle risorse naturali (acqua, suolo, energia) e quindi ecologicamente, economicamente e socialmente sostenibili.
Il prodotto raccolto dal campo è stato inviato allo stabilimento del Consorzio Casalasco del Pomodoro di Rivarolo del Re (Cr) per la trasformazione industriale, che consente di esaltare le proprietà del licopene presente. Infatti, secondo recenti studi scientifici, il licopene è maggiormente disponibile nel pomodoro cotto perché la sua molecola, per attivarsi e combattere i radicali liberi, ha bisogno di essere spezzata e ciò avviene durante la cottura.
Il risultato sono una superpolpa e una superpassata di pomodoro con il più elevato contenuto di licopene, ma anche caratterizzati da qualità organolettiche uniche, che possono essere acquistate sul mercato per la prima volta in Italia con il marchio Pomì L+. Si tratta dell’ex brand di Parmalat salvato dalla recente conquista straniera grazie all’acquisizione realizzata dagli agricoltori associati alle cooperative del Cio e del Consorzio Casalasco del Pomodoro per valorizzare la produzione italiana dal campo alla tavola.
Pomì L+, arriva la passata di pomodoro antiaging
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