Le ultime rilevazioni di AssoBirra, l’associazione di categoria dei produttori di birra, segnano un boom dell’export birrario nell’ultimo quinquennio, che ha visto più che raddoppiare i volumi venduti oltreconfine. Nel 2010 l’export di birra ha segnato 1.869.000 hl, +7,1% rispetto al 2009 (che, a sua volta, aveva registrato una crescita del +16% sul 2008), più della metà esportati da Birra Peroni con Nastro Azzurro.
Oltre 1,2 milioni di ettolitri, infatti, è l’export in volume in oltre 55 Paesi di Birra Peroni, grazie soprattutto alla spinta di Nastro Azzurro. Il marchio premium e globale del portafoglio del gruppo SabMiller pesa attualmente oltre un quarto della produzione annua totale di Birra Peroni e traina, grazie ai suoi marchi, l’export italiano di birra (con un record del +21% a volume per Nastro Azzurro in Gran Bretagna).
A sottolineare il trend positivo dell’export delle birre made in Italy c’è anche Coldiretti, che attesta nel primo semestre del 2011 un aumento record del 15% nelle quantità esportate nel Regno Unito, dove è diretta ormai oltre la metà della produzione italiana spedita all’estero.
Nastro Azzurro si è ormai affermata come la birra italiana premium più conosciuta al mondo, con una presenza in tutti i continenti e in oltre 50 Paesi: con un volume complessivo di circa 2 milioni di hl, oltre il 50% destinato all’estero, in Paesi come Australia, India, Russia, Regno Unito, Sud Africa, Francia, Stati Uniti, Colombia, Perù, Polonia, Romania, Porto Rico e Giappone.
La produzione annua di Birra Peroni birra ammonta a oltre 4,8 milioni di hl, per un fatturato di circa 500 milioni di euro.
Birra made in Italy, export in crescita costante
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