Latte, yogurt, burro, formaggi? Agli italiani piacciono bio. Secondo le ultime stime di Ismea, riferite al primo quadrimestre 2011, le vendite di latticini biologici sono aumentate di ben il 20,4% rispetto allo stesso periodo del 2010: un trend anche migliore rispetto a quello del 2010, quando il sell out di prodotti lattiero-caseario organic era cresciuto del 13% in un anno.
Dopo i prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati, i latticini bio – precisa una nota stampa di Assolatte – sono ormai diventati la seconda categoria di prodotti organic per importanza: rappresentano oltre il 18,6% del valore di tutti i prodotti biologici confezionati venduti in Italia.
Anche nella classifica dei prodotti biologici più comprati dagli italiani i latticini sono in zona medaglie: il latte fresco si classifica secondo e lo yogurt guadagna il terzo posto, con rispettivamente l’8% e il 5,2% di quota a valore. In 13esima posizione c’è il latte uht (1,9%) e in 19esima posizione il burro (1%). E le vendite sono in aumento da anni, con tassi anche a due cifre.
“L’ottima performance dei prodotti lattiero-caseario biologici si deve a molti fattori diversi – commenta Adriano Hribal, consigliere delegato alla presidenza di Assolatte – Da un lato c’è stata la riduzione dei prezzi al consumo, che ha risposto alle richiesta di convenienza degli italiani, e dall’altra la rassicurazione che viene riconosciuta alla certificazione biologica in termini di salubrità e rispetto per l’ambiente. Molto si deve anche al lavoro svolto dall’industria lattiero-casearia, che ha investito sull’innovazione di prodotto e di servizio. Così oggi si può fare una spesa completa di latticini biologici: dal latte al burro, dallo yogurt ai dessert a base di latte, fino alle referenze più innovative come i formaggi spalmabili freschi, quelli fusi a fette o grattugiati, senza dimenticare le versioni bio dei grandi classici della tradizione casearia italiana, come il parmigiano-reggiano e il grana padano”.
Latticini bio, le vendite a +20%
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