Vorrei richiamare l’attenzione su un problema che sta esplodendo in queste settimane e rischia di ripercuotersi molto pesantemente sul mercato vinicolo e, in particolare, su aziende come Caldirola, specializzate nella produzione di vino di consumo quotidiano.
Si tratta del forte aumento dei prezzi, causato da una concomitanza di fattori non positivi: le negative condizioni meteo di quest’estate, con una contrazione del raccolto arrivata in certi casi al 60% rispetto al 2010; la vendemmia verde, ovvero la rinuncia al raccolto decisa dai molti produttori a fronte di indennizzi pubblici; l’assottigliarsi delle giacenze, complici anche le forti esportazioni degli ultimi anni, che ci costringe a ridurre la produzione e ad approvvigionarci con tipologie di vino più costose o all’estero, scontando gli aumenti che i produttori locali, per esempio in Spagna e Grecia, hanno puntualmente applicato.
Tutto questo è destinato a tradursi in un inevitabile aumento dei prezzi, che finirà con il colpire soprattutto il vino di largo consumo, commercializzato nella maggior parte in gdo, il canale dove Caldirola sviluppa il 65% del fatturato. Dopo due anni di prezzi contenuti grazie all’abbondanza di materia prima, sarà una vera e propria doccia fredda. Difficile ipotizzare l’entità dell’incremento dei prezzi a scaffale, ma per il segmento del vino di consumo quotidiano prevediamo almeno un +20 per cento. Uno scossone davvero notevole, se conderiamo che solo tre anni fa era possibile promuovere le vendite con sconti reali del 30 per cento. Ovvio che questa instabilità dei prezzi non accontenta nè i buyer, nè tantomeno i consumatori.
Inoltre, osserviamo che la stampa, pur dando spazio alla potenziale gravità della situazione, riporta tendenzialmente le dichiarazioni dei produttori di fascia alta, che non avranno problemi a ritoccare al rialzo i prezzi a due cifre delle loro bottiglie e, in questo modo, a ritenere di creare valore per il mercato. La situazione è invece molto più delicata e complessa, soprattutto dal punto di vista di chi, come noi, si rivolge a un’ampia fascia di consumatori e sostiene in larga misura il buon andamento del comparto nella grande distribuzione.
Michele Radaelli, amministratore delegato Casa Vinicola Caldirola
Filiera vino, cresce l’emergenza prezzi
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