Per produrre un ettolitro di birra, Birra Peroni ha ridotto negli ultimi cinque anni del 25% il consumo di acqua e del 13% i propri consumi energetici. Ed è arrivata a riciclare circa il 96% dei propri rifiuti. Sono i dati salienti del primo Bilancio di sostenibilità dell’azienda romana (gruppo SabMiller).
L’impegno di Birra Peroni verso la sostenibilità si articola in 10 Priorità, inerenti alle tematiche ambientali, sociali ed economiche più rilevanti per il business e le esigenze degli stakeholder di riferimento dell’azienda. Tra queste, Birra Peroni ne ha individuate tre su cui focalizzarsi, concentrandosi principalmente sulla promozione del consumo responsabile, la tutela dell’ambiente e il sostegno alle comunità in cui opera. Il Bilancio di sostenibilità – sviluppato seguendo le linee guida del Global reporting initiative – include, inoltre, tutta una serie di iniziative concrete, che vanno dall’ottimizzazione del packaging, al supporto ai fornitori locali per l’approvvigionamento di materie di prima qualità, fino alla trasparenza ed etica che devono caratterizzare l’agire del gruppo nonché della tutela dei propri dipendenti.
Nella propria comunicazione commerciale Birra Peroni si attiene, quindi, a un codice di autoregolamentazione, che prevede regole precise in merito a contenuti, modalità e target di riferimento, nonché l’inserimento di un messaggio “O bevi o guidi”, che invita a un corretto uso del prodotto. In partnership con l’università Lumsa e con il patrocinio del ministero della Gioventù, nel 2010 Birra Peroni ha lanciato il progetto Forum Alcol Parliamone, finalizzato ad aprire un dialogo sul tema del consumo di alcol. Inoltre ha contribuito a diverse iniziative sui temi dell’alcol e la gravidanza, il dialogo tra genitori e figli
e l’alcol e la guida insieme ad AssoBirra, su tutto il territorio nazionale.
Sul piano ambientale, le iniziative intraprese dall’azienda nell’ambito del consumo di acqua hanno permesso di raggiungere livelli di eccellenza e un trend costante di riduzione delle risorse idriche nei propri stabilimenti, passando dai 7,4 litri del 2001 agli attuali 4,19 litri: l’azienda ha come obiettivo quello di ridurre del 25% il suo consumo di acqua entro il 2015. Inoltre, sul fronte dell’ottimizzazione del processo produttivo, è stato minimizzato il consumo di energia e ridotte le emissioni di CO2 dirette e indirette: l’azienda ha come obiettivo di ridurre del 50% le proprie emissioni di CO2. Tutti gli stabilimenti di Birra Peroni sono certificati ISO 14001.
Per il sostegno alle comunità in cui Birra Peroni opera, va ricordato che da alcuni anni, per esempio, Birra Peroni ha stretto una partnership con la Comunità di Sant’Egidio, per supportare tramite la formazione l’inserimento di persone disabili nel mondo del lavoro.
“Attraverso il Bilancio di sostenibilità – commenta Federico Sannella, direttore Relazioni esterne di Birra Peroni – ci impegniamo a misurare, documentare e condividere in modo trasparente e puntuale il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile. È uno strumento essenziale di comunicazione e dialogo con tutti gli stakeholder che interagiscono con la nostra azienda, e ai quali vogliamo in questo modo offrire l’opportunità di conoscere non solo i nostri risultati economici ma anche il percorso che abbiamo fatto per raggiungerli”.
Birra Peroni – che può contare su una produzione annua di 4,7 milioni di ettolitri di birra, con oltre il 65% di materie prime prodotte in Italia – fa parte del gruppo multinazionale SabMiller, secondo produttore di birra al mondo, presente in più di 75 Paesi e quotato in borsa sia a Londra che a Johannesburg, con una produzione di 218 milioni di ettolitri, oltre 200 marchi in portafoglio e un organico di più di 70mila dipendenti.
Birra Peroni, primo Bilancio di sostenibilità
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