Per le feste natalizie, con un temporary store nel centro di Milano, Coop Italia mette sotto i riflettori per il grande pubblico FiorFiore, la marca privata premium che conta oltre 250 specialità alimentari, dai prodotti confezionati (latticini, salumi, gastronomia fresca e prodotti surgelati) fino alle carni bovine (dalle razze tipiche alla scottona), avicole (dal galletto livornese al cappone, alla faraona) e alcune varietà selezionate di ortofrutta. Si va dal parmigiano reggiano dop che nasce sull’Appennino reggiano (stagionatura minima garantita di 30 mesi, ambiente incontaminato, mucche che vivono a oltre 600 metri di altitudine) al cioccolato fondente di Modica, dal pecorino di Farindola del Presidio Slow Food a quello di fossa di Sogliano dop.
Il test del temporary store di corso Garibaldi 59 a Milano – aperto dal 3 al 31 dicembre – è in linea con altri recenti esperimenti di Coop sul versante dell’innovazione sia di formato sia di modalità di presentazione dei propri prodotti: accanto al temporary restaurant all’ultima edizione di Cibus Tour lo scorso maggio, va ricordata la nascita a Parma di Tutto Coop Solo Food, il primo punto vendita dedicato al 100% ai prodotti a marchio Coop.
Del resto, secondo i dati aziendali, Fior Fiore Coop cresce a ritmo sostenuto, in controtendenza rispetto alle evidenti difficoltà del momento (+23,6% nei mesi gennaio/settembre 2011 su gennaio/settembre 2010) con la filiera dei salumi (solo suini nazionali, allevati per 11 mesi e oltre, lunghe stagionature e lavorazioni artigiane) a far da traino. Nel temporary shop milanese, in vista delle feste è in vendita anche un kit per confezionarsi la scatola regalo. Inoltre, i consumatori possono anche incontrare piccoli produttori locali, che racconteranno le qualità dei prodotti e le loro storie.
“Per Coop è sicuramente un esperimento innovativo – spiega Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di gestione di Coop Italia, in una nota stampa – cibi e territori definiscono la nostra identità e noi abbiamo il compito di fungere da trait d’union fra chi produce e chi consuma nel nome di un principio di fondo che ci sta caro: la democrazia del gusto, ovvero la possibilità che si realizza proprio attraverso un marchio popolare come è il nostro di far diventare accessibile, sia in termini di maggiore reperibilità che di contenimento di prezzo, autentiche prelibatezze di casa nostra”.
Coop Italia ha raggiunto nel 2011 una quota di mercato del 18,3%, un fatturato di 12,9 miliardi di euro, 1.440 strutture di vendita che fanno capo a una rete di 120 cooperative, di cui 9 grandi Coop, 56.600 addetti per 7,4 milioni di soci.
Coop, temporary shop natalizio per la pl premium Fior Fiore
© Riproduzione riservata