Non solo panettoni e pandori per il Natale 2011. La tradizione conquista le tavole degli italiani con un incremento degli acquisti di qualità, riscoprendo anche altri dolci tipici regionali.
“Rispetto allo scorso anno – afferma Franco La Sorsa, presidente di Fippa-Federazione italiana panificatori, pasticcieri e affini, organizzazione professionale di riferimento per oltre 24mila associati – gli acquisti di panettoni e pandori di fattura artigianale prevediamo che aumenteranno del 5-7 per cento circa, superando complessivamente le 10mila tonnellate”.
Quest’anno, secondo Fippa, i consumi dei dolci tipici fatti a mano saranno più forti della crisi, anche a discapito di quelli industriali.
“Nel complesso diminuiranno le vendite di dolci da ricorrenza – prosegue La Sorsa – ma le famiglie quest’anno saranno molto più attente alla qualità, alla freschezza e, perché no, anche alla dieta”.
Se ne mangerà meno, ma di produzione più locale.
“Come panificatori, pasticceri e affini abbiamo registrato una maggiore richiesta di dolci tipici del territorio – comunica La Sorsa – che vanno dal pandolce genovese ai ricciarelli di Siena, dalla pizza de Natà marchigiana, fino alle zeppole campane, passando per i papassini siciliani e il presnitz triestino”.
Il 2011, a quanto pare, sarà un Natale di rilancio per tante tradizioni regionali.
Dolce Natale, l’artigianato cresce del 5-7%
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