Per il quinto anno consecutivo, nel bilancio di Cantine Riondo si evidenzia una crescita a doppia cifra. L’azienda vitivinicola ha chiuso infatti il 2011 con un fatturato di 20,5 milioni di euro,
segnando un +32% rispetto ai 15 milioni del 2010 e con 688mila euro di utili, rafforzando così il ruolo di braccio operativo del gruppo Collis sul mercato. Fra i fatti più rilevanti dell’esercizio – come sottolinea il comunicato aziendale – la significativa crescita registrata nel Nord Europa e la conferma dei mercati americani con grande attenzione a tutte le tipologie di vini proposti. L’esercizio 2011 si contraddistingue anche per un aumento di capitale di 1 milioni di euro che, impiegato per investimenti in attrezzature e formazione del personale, ha migliorato l’efficacia e l’efficienza produttiva e potenziato quindi la competitività dell’azienda, che ha chiuso l’anno con un patrimonio netto di oltre 3,5 milioni di euro.
Risultati che da un lato comprovano il core business aziendale negli spumanti (il Riondo metodo classico si è posizionato nei top 30 al mondo nel Challenge del magazine Euposia) e nei vini frizzanti e, dall’altro, tengono in evidenza anche i grandi vini della tradizione veronese.
Riscontri positivi arrivano anche dalla serie di riconoscimenti che i prodotti si sono aggiudicati nei più prestigiosi concorsi internazionali; tra tutti si possono citare i premi ottenuti dall’Amarone Trionfo, medaglia d’argento sia al Decanter Word Wine awards 2011 che all’International Wine&Spirit Competition di Londra.
“Siamo un’azienda con una forte vocazione esterofila – spiega Abele Casagrande, direttore
generale di Cantine Riondo – e la nostra mission è da sempre quella di dare sbocco commerciale ai vini prodotti dai vigneti di Collis. Nel momento storico in cui stiamo vivendo, economicamente molto critico per molti Paesi, queste performance sono la dimostrazione che con un progetto di ampio respiro, incentrato su una cultura di valorizzazione del territorio, si possa mantenere la nostra proposta di vini del territorio a prezzi tali da non penalizzarne la richiesta del consumatore”.
Il 2011 è stato caratterizzato da un ulteriore sviluppo e rafforzamento sui mercati esteri dell’azienda, presente in oltre 40 Paesi, con un occhio di particolare attenzione al Far Eastdove ha stretto un accordo con un operatore cinese che apporterà l’esperienza della propria rete di distribuzione nella struttura che Riondo sta organizzando in loco.
Inoltre, il 2011 ha visto il lancio del nuovo progetto “Excelsa Soave” che, sia nella versione ferma che nell’inedita versione spumante brut, si propone di raccontare in chiave moderna un vino storico come il soave. “Siamo molto sensibili all’evoluzione dei consumi – afferma Casagrande – e con Excelsa Soave il nostro obiettivo è far riscoprire l’unicità del soave, comunicare al meglio le potenzialità e peculiarità di questo vino che appartiene alla nostra tradizione”. La versione ferma, già bronzo dell’International Wine&Spirit Competition 2011, è stata fra l’altro scelta da LSG Sky Chefs Lounge di Lufthansa per allietare i momenti di attesa dei propri passeggeri nell’ultimo trimestre del 2012.
iSpritz, aperitivo pronto da bere, già presente in 15 paesi, sbarca proprio in queste settimane negli Usa, dove già da qualche anno Cantine Riondo è tra i leader di mercato con il prosecco frizzante Spago (medaglia d’oro all’ultimo concorso enologico di Vinitaly). Con Pink Limited Edition, un vino frizzante rosato presentato a Vinitaly con un packaging rinnovato che strizza l’occhio al mondo femminile, si vuole approcciare in modo diverso il canale horeca, proponendo accanto alla degustazione in purezza, una reinterpretazione dei cocktail più famosi con Pink proprio come protagonista.
Cantine Riondo, +32% di ricavi nel 2011
© Riproduzione riservata