Coop conferma la leadership con il 18,4% di quota di mercato, 13,1 miliardi di euro di fatturato (+1,7%), oltre 56.900 addetti e una crescita significativa della base sociale che supera i 7,7 milioni di soci (+3,6%).
“Abbiamo tenuto sulle vendite e sul risultato della gestione caratteristica, mantenendo la nostra solidità patrimoniale – è il commento di Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di gestione Coop Italia, riportato dalla nota stampa ufficiale – Sono risultati tutt’altro che scontati, raggiunti contenendo i prezzi di vendita più bassi rispetto a quelli all’acquisto operati dalle industrie fornitrici, circa un punto percentuale in meno. Anche nel 2012 Coop dimostra una tenuta delle vendite (+0,9% rispetto a una media di mercato super+iper a +0,4%). Guardiamo però con preoccupazione alla seconda metà del 2012. Gli ultimi risultati del Barometro Coop di giugno purtroppo confermano questa preoccupazione: il 33% dei nostri soci e consumatori (erano il 24% solo 3 mesi fa) prevedono un peggioramento delle proprie condizioni economiche nei prossimi mesi. Sull’immediato futuro incombe anche l’incognita dell’aumento ipotizzato dell’Iva, una vera mannaia per tutti i consumatori che, sommata agli aumenti della tassazione e agli aumenti su carburanti e tariffe, può pesare sui redditi delle famiglie per un importo stimabile intorno ai 2.700 euro. Tutto ciò si aggrava per un ulteriore effetto negativo dovuto all’inflazione: +3,8% sui beni di largo consumo confezionato nel primo quadrimestre 2012”.
Il risultato operativo netto delle grandi cooperative è stato dello 0,5%, sostanzialmente in linea con il 2010. La rete di Coop conta 1.474 i punti vendita (comprensivi di 30 nuove aperture) ed è riuscita a mantenere la base occupazionale.
A livello di vendite, le maggiori difficoltà si confermano nel primo semestre 2012 per i prodotti non alimentari, con una flessione vicina al -10% (in particolare elettronica e abbigliamento) nella gdo; tengono invece le vendite degli alimentari confezionati, considerata anche l’inflazione, che nei primi cinque mesi ha fatto segnare un +3,8% mentre sono in flessione i prodotti freschi, in particolare l’ortofrutta, ma anche carni e, soprattutto, il pesce.
I risultati positivi 2011, gli impegni 2012
Tra i risultati positivi di Coop, in primo luogo spiccano i dati dei prodotti a marchio che superano i 2,8 miliardi euro di fatturato, con una quota complessiva che ha raggiunto nel 2011 il 25% sul totale alimentari confezionati – una quota più europea che italiana (dove le private label sono al 16%) – e che crescerà ancora: secondo le stime Coop, la pl sta infatti toccando il 27% nel primo quadrimestre 2012 con un trend del +15 per cento. E sono proprio le aree di maggiore innovazione e distintività del prodotto a marchio a registrare nel 2011 i migliori incrementi: FiorFiore (Premium) +17%, ViviVerde (Bio e Naturale) +22%, Solidal +11 per cento.
Buoni anche i risultati di Coop Voce, la telefonia mobile di Coop, che ha raggiunto 800mila clienti. Ed è cresciuta anche la diffusione di Coop Salute con 105 corner, 84 milioni di euro di fatturato (in crescita del 9%) e un risparmio per il consumatori di circa il 29%, rispetto ai prezzi medi praticati in farmacia. Nell’ambito della vendita dei carburanti, dopo l’esperienza positiva delle prime 5 stazioni, nei prossimi anni è prevista l’apertura di 15 stazioni di servizio per un volume stimato di lt erogati pari a circa 210 milioni annuali.
Un altro impegno confermato da Coop è l’attenzione verso il mondo dell’agricoltura italiana, con oltre 600mila tonnellate di ortofrutta e un valore di circa 1 miliardo di euro di carne di provenienza italiana venduti nella propria rete. In tale ambito s’inseriscono sia il progetto della linea di vini Assieme realizzata con alcune cantine italiane associate a Legacoop Agroalimentare (in un anno oltre 1,8 milioni di bottiglie vendute) sia il progetto di coimprenditorialità siglato assieme a Legacoop e Coldiretti iniziata con la pasta “100% Italia” lanciata a fine aprile 2012: un prodotto che accorcia la filiera per garantire una più equa ripartizione del valore aggiunto.
“Confermiamo, inoltre – aggiunge Ernesto Dalle Rive, presidente del Consiglio di sorveglianza di Coop Italia – il piano delle nuove aperture: nel triennio 2012-2014 apriranno 52 nuovi punti vendita, generando nuova occupazione e investendo oltre 400 milioni di euro. In questo momento di recessione economica e di crisi dei consumi, ciò che manca è una politica chiara di sostegno dell’economia. Segnalo un’evidente incongruenza: se con la legge “Cresci Italia” da un lato si darebbe luogo a liberalizzazioni (nuove aperture – orari di apertura), dall’altro con l’art. 62 si drenano risorse utili per la gdo, che ogni anno investe 3 miliardi in sviluppo della rete di vendita che si riflette anche in nuova occupazione”.
Coop Italia, fatturato 2011 a 13,1 miliardi (+1,7%)
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