Dopo anni di confronto, proposte e battaglie, la Doc Sicilia – approvata a metà 2011 – diventa realtà: grazie alla fondazione del suo Consorzio, di cui è stato sottoscritto a Palermo 8 giugno l’atto costitutivo e definito lo statuto. Nome: Consorzio vini doc Sicilia.
La doc Sicilia interesserà a partire dalla vendemmia 2012 tutti i territori viticoli dell’isola (al momento le domande di iscrizione alla doc Sicilia sono pari a circa 33mila ettari) e andrà a “coprire” anche quelli fino a oggi ascrivibili alle 22 doc già esistenti. Nuova denominazione dal 2012 anche per l’Igt, che si fregerà della dicitura Terre Siciliane.
Per dare al Consorzio reale forza ed effettiva rappresentatività le iscrizioni dovranno attestarsi almeno al 35% dei viticoltori che hanno rivendicato vigneti ricadenti nella doc Sicilia e almeno il 51% del vino prodotto in quell’area.
In attesa dell’assetto definitivo – come precisa un comunicato ufficiale – il Consorzio sarà presieduto da Antonio Rallo (Donnafugata), che in qualità di presidente di Assovini Sicilia ha contribuito in modo fattivo alla nascita della nuova entità: “Il consorzio sarà uno strumento fondamentale per mettere insieme le energie positive del vino di qualità siciliano e affrontare con più determinazione i mercati sui quali ormai da anni la nostra categoria si muove con successo. Grazie al ruolo di tutela che svolgerà il consorzio, potremo ulteriormente garantire la qualità dei nostri prodotti che portano il nome della Sicilia in ogni parte del mondo”.
A fianco di Rallo ci sarà un consiglio di amministrazione costituito da altri sei consiglieri, in rappresentanza delle organizzazioni che hanno costituito con Assovini il comitato promotore della doc Sicilia: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Lega delle Cooperative, Agci e Confcooperative.
La viticoltura dell’intera regione vedrà così tutelate le proprie produzioni di qualità da un marchio fortemente riconoscibile e al tempo stesso garantirà presso i consumatori un prodotto controllato, di origine siciliana certificata e con standard qualitativi garantiti dal disciplinare. “Offriremo il supporto necessario – dichiara Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento interventi strutturali dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia – per consentire al consorzio di percorrere una strada che deve portare alla valorizzazione dei vini di Sicilia e al loro miglioramento qualitativo, al posizionamento commerciale e alla percezione dell’identità territoriale.
Vini, nasce il Consorzio vini doc Sicilia
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