Tra gli obiettivi prioritari dichiarati a più riprese da Barilla nell’ultimo anno, c’è l’espansione del gruppo nel mercato dei sughi pronti. A Rubbiano di Solignano (Pr), a fianco dello storico stabilimento di prodotti da forno in funzione dal 1965, Barilla ha ultimato un nuovo stabilimento, in cui intende trasferire la produzione di sughi pronti a base pomodoro e a base pesto (27 ricettazioni differenti), finora prodotti e confezionati per conto del leader della pasta da un’azienda ad alta specializzazione nel settore delle conserve rosse e dei sughi pronti come Rodolfi Mansueto di Ozzano Taro (Pr).
Il nuovo impianto ha richiesto un investimento consistente (45 milioni di euro, di cui 23 milioni per la parte infrastrutturale e quasi 22 per l’impiantistica specifica). L’insediamento occupa una superficie complessiva di 60mila mq (15mila coperti, di cui 10.500 per le aree di lavorazione) e – una volta che le due linee di lavorazione andranno a regime, con 120 dipendenti (stagionali inclusi) a piena capacità – sarà in grado di produrre 60mila tonnellate all’anno. Una struttura d’avanguardia, con sistemi e aree ad hoc per la gestione delle materie prime allergizzanti e, più in generale, per il controllo igienico-sanitario (tra l’altro, è proibito fumare in tutto lo stabilimento).
Dopo la fase di rodaggio, ai primi giorni di agosto comincerà la produzione vera e propria, partendo da 35mila tonnellate annue (contro le 22mila raggiunte nell’impianto di Ozzano Taro). I sughi a base carne e pesce continueranno a essere prodotti nello stabilimento in provincia di Cremona.
Barilla rafforza la produzione di sughi
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