Selenella, nuovo nome per il Consorzio di produttori

Selenella, nuovo nome per il Consorzio di produttori

Cambio di nome per il Consorzio delle buone idee, nato nel 2000 con il compito di valorizzare la produzione del territorio bolognese, che da questo mese si chiamerà Consorzio patata italiana di qualità.
Selenella è la patata 100% italiana, che ha fatto dell’italianità uno dei suoi punti di forza. Grazie ai terreni argillosi e fertili delle campagne bolognesi, la provincia di Bologna è diventata uno dei territori più attivi e organizzati in Italia nella promozione e valorizzazione della patata.
A tutela della qualità del prodotto, il Consorzio ha scelto fin da principio di adottare una serie di sistemi di certificazione, dalla rintracciabilità di filiera con cui si identifica la patata, alla fase di raccolta e confezionamento, fino alla certificazione di prodotto con cui si garantisce lo standard qualitativo secondo le stringenti specifiche del disciplinare del consorzio.
Il disciplinare prevede l’adozione di tecniche di produzione integrata rivolte alla tutela dell’ambiente e della salute limitando al minimo l’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari. Selenella ha perciò ottenuto il marchio Qc-Qualità controllata della Regione Emilia-Romagna che disciplina e verifica con rigidi controlli l’intero processo dalla coltivazione al postraccolta.
Il nuovo marchio “Consorzio patata italiana di qualità” vuole rappresentare tutto ciò, anche graficamente: attraverso la raffigurazione dell’accurata rincalzatura del terreno sotto cui hanno dimora le patate durante il processo di crescita, sormontato da tre foglie, il cui tricolore simbolizza l’italianità della produzione.
“Il cambiamento del nome si è reso necessario – spiega Giuliano Mengoli, direttore del Consorzio, in una nota stampa – al fine di rendere più chiara e trasparente la mission che il consorzio stesso si propone di portare avanti, ovvero italianità ed eccellenza qualitativa. Una missione che ha caratterizzato il percorso del Consorzio fin dalla sua nascita e che continua ispirare gli importanti progetti di sviluppo per il prossimo futuro. Siamo convinti che fornire un prodotto che risponda al meglio alle esigenze del consumatore significhi aver cura dell’intera filiera: una ricerca di qualità che parte dalla tutela del territorio e continua fino alla tavola”.

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