Risultati in linea con le aspettative nel primo semestre 2012 per il gruppo Campari, con un’accelerazione nel secondo trimestre dell’anno, malgrado il difficile contesto macroeconomico, caratterizzato da una notevole volatilità e da un generalizzato calo della fiducia dei consumatori, e una base di confronto sfavorevole con il corrispondente periodo del 2011.
Nel primo semestre del 2012 le vendite del gruppo italiano sono state pari a 618,3 milioni di euro, in crescita del +5%, di cui +3,2% attribuibile alla crescita organica (+12,2% nel primo semestre del 2011), +2,2% all’effetto cambi e -0,4% all’effetto perimetro, interamente attribuibile ai brand di terzi.
Il margine lordo è stato di 363,2 milioni di euro, in crescita del +4,8% e pari al 58,7% delle vendite.
Le spese per pubblicità e promozioni sono state 103,3 milioni di euro, in calo del -2,4% e pari al 16,7% delle vendite (18% delle vendite nel primo semestre del 2011), per effetto del ritardo di un mese di un’importante campagna pubblicitaria.
Il margine di contribuzione (ossia il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato di 259,9 milioni di euro, in crescita del +8% (+5,2% crescita organica) e pari al 42% delle vendite.
I costi di struttura (e cioè i costi delle organizzazioni commerciali e quelli generali e amministrativi), in crescita del +10,7%, sono stati pari al 18,2% delle vendite (17,3% delle vendite nel primo semestre del 2011), riflettendo gli investimenti in nuove strutture distributive e il rafforzamento delle strutture centrali del gruppo.
L’ebitda è stato di 159,3 milioni di euro, in crescita del +4,8%, mentre l’ebit è stato di 143,8 milioni di euro, in crescita del +5 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 20,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del 2011, in cui risultavano pari a 21,5 milioni di euro, per effetto del minore indebitamento medio del gruppo nel primo semestre del 2012.
L’utile prima delle imposte è stato di 122,7 milioni di euro, in crescita del +6,3 per cento.
L’utile netto del gruppo del primo semestre 2012 è stato di 77,9 milioni di euro, in crescita del +3,5 per cento.
Al 30 giugno 2012 l’indebitamento finanziario netto è pari a 655,7 milioni di euro(636,6 milioni al 31 dicembre 2011), impattato principalmente dall’andamento del capitale circolante nel primo semestre del 2012, su cui hanno influito la creazione di una nuova piattaforma distributiva in Russia e la costituzione di adeguate scorte di liquido invecchiato per la produzione di whisky.
“Nel primo semestre 2012 – è il commento di Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari –, la nostra performance è stata impattata dalla transazione sulla nuova piattaforma commerciale in Russia, da una disputa commerciale in Germania, e, infine, dal progressivo deterioramento del clima di fiducia in Italia. In Sud America il business è stato impattato, in particolare, da un rallentamento dei consumi in Brasile. Sul fronte positivo, il forte focus dato alle attività di brand building ha determinato un’accelerazione della crescita su tutto il portafoglio prodotti in Nord America. Inoltre, nell’area Asia-Pacifico, lo sviluppo del business ha continuato a essere estremamente positivo, evidenziando una continua crescita delle quote di mercato. Per la seconda parte dell’anno, le nostre previsioni rimangono orientate a un cauto ottimismo. Le performance in Italia e Sud America potrebbero essere compensate dal buon andamento delle regioni più dinamiche, quali il Nord America e l’Asia-Pacifico, unitamente a un ritorno a normali condizioni di trading in Russia e a una lenta ma graduale risoluzione della disputa commerciale in Germania”.
Campari, +5% nel primo semestre 2012
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