Il calo del -1,7% di produzione registrato dall’Istat per l’industria alimentare italiana nel primo semestre del 2012 viene a confermare la flessione del -1,8% accusata dal settore nel 2011. “Il perdurare di questa tendenza – è il commento di Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare – dimostra l’estrema difficoltà delle famiglie italiane nello sforzo di far quadrare la spesa quotidiana. Stiamo parlando di consumi rigidi e anelastici, assolutamente ‘centrali’ nella spesa delle famiglie più povere. Ogni aumento, anche marginale, del costo dell’alimentazione appare insostenibile in questa congiuntura, gravata tra l’altro anche dalle tensioni sul mercato dei cereali provocate dalla siccità che ha colpito i principali Paesi esportatori. Tanto più assurdo appare poi tassare un settore come quello delle bevande e dei superalcolici, che nel primo semestre 2012 ha accusato nel suo complesso un calo della produzione ancora peggiore, con -1,9%, del totale dell’industria alimentare. Invito pertanto il Governo a ben considerare le conseguenze di un’ennesima, ulteriore imposta come quella ipotizzata nel decreto salute”.
Federalimentare, –1,7% la produzione food 2012
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