Mondelēz International ha annunciato l’intenzione di aumentare l’impegno e gli investimenti nel progetto di sostenibilità dei suoi marchi di caffè. L’iniziativa, battezzata ‘Coffee Made Happy’, prevede un investimento di almeno 200 milioni di dollari (pari a oltre 154,43 milioni di euro) destinati al sostegno di un milione di imprenditori agricoli produttori di caffè entro il 2020.
Il programma si propone di aiutare le nuovi generazioni di coltivatori, formando e sviluppando abilità che permettano loro di migliorare i propri mezzi di sussistenza, nonché di stimolare il ritorno dei giovani nell’agricoltura su piccola scala. Un progetto che si aggiunge al impegno dell’azienda di approvvigionamento sostenibile del 100% dei chicchi di caffè di tutti i suoi marchi europei entro il 2015.
Coffee Made Happy intende aumentare la produttività e la redditività della coltivazione di caffè su piccola scala, potenziando le pratiche agricole e contribuendo allo sviluppo di comunità produttrici di caffè più sostenibili. Mondelēz International collabora già nel settore dell’agricoltura sostenibile con partner come Rainforest Alliance e la 4C Association e ha sviluppato in questa direzione soprattutto il marchio Kenco in Regno Unito. Portando avanti questi rapporti e promuovendo nuove collaborazioni, l’azienda intende dare una spinta ai programmi di sviluppo delle abilità commerciali già in atto in Vietnam, Perù e altri Paesi grandi produttori di caffè.
“Coffee Made Happy è una mossa audace e rivoluzionaria, ma secondo noi realizzabile – dichiara Hubert Weber, president global coffee di Mondelēz International – È la cosa giusta da fare per i coltivatori, per l’ambiente e per la nostra stessa attività. Insieme, possiamo contribuire a rendere la coltivazione di caffè una professione allettante per le generazioni future”.
Del resto, il numero di consumatori europei interessati a sapere da dove arriva il caffè che comprano, come è stato coltivato e chi lo produce è in continuo aumento.
Negli ultimi cinque anni, gli stabilimenti europei del gruppo attivi nella filiera del caffè hanno già puntato su un utilizzo più efficiente delle risorse, oltre che sul riutilizzo e sul riciclaggio dei rifiuti prodotti. Oggi, la quantità di rifiuti destinati alla discarica è pari a zero in tutti e 10 gli impianti di produzione di caffè europei (per i brand Carte Noire in Francia, Jacobs in Germania, Gevalia in Spagna, Hag in Italia, Mastro Lorenzo e Grand’ Mère). Ed è nelle intenzioni di Mondelēz International fare ancora di più attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie produttive, il riciclo degli imballaggi e la scelta di materiali più sostenibili per il trasporto. Oltre all’iniziativa Coffee Made Happy e ai risultati già raggiunti nella filiera caffè, Mondelēz International mira dichiaratamente a voler adoperare la propria posizione di leadership per spingere l’intero settore verso un futuro più sostenibile.
Mondelēz International è ai vertici mondiali nei mercati di cioccolato, biscotti, gomme da masticare, caramelle, caffè e bevande istantanee. L’azienda comprende i marchi di snack e alimenti precedentemente parte di Kraft Foods, a seguito dello scorporo delle sue attività commerciali nel settore alimentare, negli Stati Uniti, ufficializzato ai primi di ottobre 2012. Il portafoglio di Mondelēz International comprende molti marchi con ricavi che superano il miliardo di dollari (cioccolato Cadbury e Milka, caffè Jacobs, biscotti Lu, Nabisco, Oreo, bevande istantanee Tang, gomme da masticare Trident). Mondelēz International ha un fatturato annuo di circa 36 miliardi di dollari ed è presente in più di 80 Paesi.
Mondelēz Int., 154,4 mln di euro investiti in caffè sostenibile
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