Salov, Saracchi è nuovo ad

Salov, Saracchi è nuovo ad

Il consiglio di amministrazione del gruppo Salov, ai vertici del mercato oleario con i marchi Sagra e Filippo Berio, ha nominato Massimo Saracchi amministratore delegato della società. 54 anni, laurea in Economia alla Luiss di Roma, Saracchi è stato in precedenza amministratore delegato del gruppo Marcolin, uno dei leader globali nel settore della occhialeria di lusso. In precedenza Saracchi era stato ad e direttore generale di Unopiù, leader per l’arredo degli esterni e per oltre 21 anni in Procter & Gamble, dove ha iniziato la carriera nell’area marketing fino a diventarne vicepresidente con incarichi di vertice in Europa in vari settori del gruppo.
Salov – controllata dalla famiglia Fontana dal 1919 – stima di chiudere l’anno fiscale 2012 al 30 settembre con un fatturato in linea con l’anno precedente (circa 300 milioni di euro nel 2011) e una marginalità leggermente inferiore – ebitda a circa 20 millioni di euro rispetto ai 22 del 2011 – ma per costi straordinari non ripetibili sostenuti nel passato esercizio.
La produzione totale dell’azienda è pari a 120 milioni di litri, due terzi dei quali suddivisi tra il marchio Sagra, brand storico presente sul mercato italiano da oltre 40 anni e il marchio Berio, presente in oltre 60 Paesi nel mondo, leader assoluto negli Stati Uniti e nel Regno Unito con oltre il 20% di market share, oltre a essere il marchio straniero di gran lunga più importato in Giappone con una quota a volume dell’8 per cento.
Il resto della produzione, pari a circa il 30% dei volumi, viene destinato al mercato business to business. In termini di espansione sui mercati esteri, dopo l’apertura della sede di Singapore a fine 2011, Salov conta di aprire sedi commerciali in Brasile e Canada nei prossimi 12 mesi.
“Con la conferma della strategia di crescita autonoma che in questi anni ha sempre premiato il gruppo Salov – afferma Alberto Fontana, presidente dell’azienda – l’ingresso del nuovo amministratore delegato e l’impegno dell’attuale struttura di management, riteniamo si possa aprire una fase di ulteriore espansione per il nostro gruppo sia per linee interne, grazie alle capacità produttive del nostro stabilimento di Massarosa, che per linee esterne, qualora si presentassero le opportunità di completare la gamma dei nostri prodotti con marchi o prodotti complementari all’olio che rientrino nella tradizione dell’Italian food”.

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