Bistefani in lotta, Galup in salvo

Bistefani in lotta, Galup in salvo

Un Natale di lotta sarà quello dello stabilimento Bistefani di Villanova Monferrato (Al) che, oltre ai lievitati da ricorrenza, produce anche i Krumiri, biscotti storici dell’azienda casalese, e merendine classiche come Girella, Buondì e YoYo. Ieri i 145 lavoratori dello stabilimento monferrino hanno scioperato e hanno indetto un’assemblea per decidere ulteriori azioni da intraprendere prima della chiusura natalizia prevista per venerdì 21 dicembre. Da ottobre Cgil, Cisl e Uil e le Rsu hanno chiesto alla famiglia Viale (proprietaria di Bistefani) i necessari chiarimenti sul futuro dello stabilimento di Villanova Monferrato e sull’ipotesi, ventilata in più di un occasione, di una cessione dell’azienda a un grande gruppo italiano o estero, Bauli in testa.
Accanto al calo di vendite, Bistefani ha sofferto di un forte squilibrio finanziario, quantificabile in 35 milioni di euro, generato dalla pressione debitoria nei confronti di Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Secondo i responsabili sindacali, i maggiori problemi di Bistefani sarebbero legati ai costi logistici e distributivi, diventati troppo onerosi.
I sindacati chiedono alla dirigenza di ripristinare il dialogo con i lavoratori: non solo con i 145 dipendenti di Villanova Monferrato, ma anche con gli amministrativi della sede milanese. La proprietà non ha mai concesso l’incontro chiarificatore richiesto dalle organizzazioni sindacali che, in un comunicato degli scorsi giorni, hanno sottolineato l’ostruzionismo della dirigenza, ricordando come anche “il concordato preventivo e la cessione dei punti vendita Di Meglio” siano avvenuti “cercando di escludere il sindacato e i lavoratori”.
Da parte di Bauli, l’interesse per l’acquisizione di Bistefani è stata confermata ufficialmente a diversi quotidiani dallo stesso presidente Alberto Bauli, attualmente in trattative con la famiglia Viale: per l’azienda veronese (fatturato 2011: 412 milioni di euro) si tratterebbe un ulteriore passo della politica espansionistica con cui, negli ultimi anni, ha inglobato Motta, Alemagna, Doria, Fbf e Casalini.
Buone notizie arrivano da Galup, storico marchio dolciario piemontese specializzato nelle produzione di panettoni: Paolo Covelli e Valter Rabaioli, soci di Foam di Rivoli, azienda attiva nella componentistica auto, Giovanni Tonno, proprietario della fonderia Fomt di Grugliasco, e Pietro Drago, titolare dell’agenzia Comunicare di Orbassano hanno siglato questa settimana una lettera d’intenti per salvare il brand pinerolese. Secondo yahoo.news, la mini-cordata d’imprenditori del torinese ha messo a disposizione 4 milioni di euro per coprire il deficit finanziario dell’azienda dolciaria e altri 800mila per progettare il rilancio. In tempi brevi dovrebbero essere riassunti il 50% dei dipendenti rimasti a casa negli scorsi giorni, mentre per gli altri verranno siglati contratti stagionali legati ai picchi di produzione di Natale e Pasqua.

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