La crisi dei consumi c’è. E va cavalcata: ma per non finire disarcionati serve un addestramento continuo fatto di cooperazione, intuito, disciplina e lealtà. Oltre ai necessari investimenti. Poi, però, i risultati si vedono: per il 2012 – il 50° anno di attività – il preconsuntivo di fatturato di Conad sfiora il +8% (+1% a rete omogenea).
Il giro d’affari previsto è di 10,970 miliardi di euro, 809 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente (pari al +7,96%): malgrado la forte presenza del gruppo nelle aree del Centro Sud Italia, dove la flessione dei consumi si è fatta sentire ben più che al Nord, a tutto vantaggio dei discount. Conad, quindi, è cresciuto grazie allo sviluppo della propria rete di vendita (comprese le acquisizioni dei pdv ex Rewe), rafforzando la leadership nei supermercati, dove, secondo i dati Gnlc Nielsen, raggiunge una quota di mercato del 17,6% (+4,1% rispetto al 2011), e nei punti di vendita di prossimità, con una quota del 14,1% (+6,8% rispetto al 2011). Più che soddisfacente anche il risultato degli iper (4,6%). La quota complessiva delle insegne Conad si attesta così all’11,1%, con un incremento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2011 (fonte: Gnlc Nielsen): un dato che attesta ulteriormente la marcia in più innescata in questi ultimi anni dal consorzio, che conferma l’ambizione di voler raggiungere il vertice del retail alimentare italiano nel medio periodo. Più che positivo anche il trend delle private label: le vendite sono aumentate del 16,9% rispetto al 2011 attestandosi a 2,089 miliardi di euro, con una quota del 25,1%, superiore a quella media di mercato (18,1%).
Anche a Natale, lo scenario retail italiano si conferma in condizioni molto difficili: per il food, ma ancor più per l’extralimentare (a metà dicembre segna -20% il sell out dei giocattoli rispetto allo stesso periodo del 2011). L’importo dello scontrino medio si abbassa, aumenta lo switch degli acquisti verso i discount e salgono ancora le vendite in promozione (25,7%, con una punta del 27,3% a ottobre e del 34,5% nel canale iper).
Nel 2012 Conad ha investito 400 milioni di euro per realizzare 106 nuovi punti di vendita, con una superficie di 158.613 mq, e creando 4.400 nuovi posti di lavoro.
Presenti in 108 delle 110 province italiane, i punti di vendita Conad sono 3.052 (40 E.Leclerc Conad, 180 Conad Superstore, 918 Conad, 862 Conad City, 790 Margherita, 192 Todis e 70 altri canali) con una superficie di 1.722.774 mq (+10,14 per cento rispetto a quella del 2011).
La produttività dichiarata da Conad è superiore alla media di mercato – 5.420 euro – e si attesta a 6.310 euro al mq, malgrado la dimensione media più piccola rispetto ad altre catene distributive (564 mq di superficie di vendita) secondo i dati Gnlc Nielsen, che confermano in testa a 18.050 euro l’inarrivabile Esselunga (con area vendita di 2.869 mq in media) e al secondo, ben staccata, Coop Italia con 7.230 euro (superficie vendita media: mq 1.035). Ai vertici per performance si collocano i due store Sapori&Dintorni aperti nel 2010 a Firenze, con 20mila euro al mq.
Sul fronte dell’innovazione di servizio, il 2012 si chiude con 17 distributori di carburanti Conad presenti in nove regioni italiane. Dall’apertura del primo distributore a Gallicano (Lu), nel 2005, a oggi, secondo le stime del gruppo, gli automobilisti hanno beneficiato di un risparmio di 38,5 milioni di euro, con sconti tra gli 8 e i 10 centesimi di euro al litro. Nelle 55 parafarmacie Conad, il risparmio medio è stimato a oltre il 21%, con punte fino al 40%, sui farmaci acquistabili senza obbligo di ricetta medica, parafarmaci e altri prodotti per il benessere della persona.
Per il 2013, Conad annuncia nuove aperture per 91mila mq di superficie di vendita con un investimento di 240 milioni di euro e la creazione di oltre 2.200 nuovi posti di lavoro: andando così al di là del piano strategico degli investimenti per il triennio 2012-2014 annunciato nel 2011: 770 milioni di euro finalizzati a 260 nuove aperture e 5.800 nuove assunzioni.
Ma sullo sviluppo che Conad intende realizzare anche per linee esterne (soprattutto acquisizioni) peseranno molto gli effetti dell’entrata in vigore dell’articolo 62 e i comportamenti indotti dalla nuova normativa sia dei produttori sia dei retailer competitor. Su questo tema annuncia battaglia Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, in un’intervista rilasciata per foodweb.it a Maria Cristina Alfieri.
Conad festeggia i 50 anni con +8% nel 2012
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