Con un investimento di 20 milioni di euro lo stabilimento di Gsi-Grandi Salumifici Italiani sta realizzando a Chiusa (Bz) l’impianto di produzione di würstel più moderno in Europa. L’investimento, che ammonta inizialmente a 12 milioni di euro, raggiungerà i 20 milioni nel 2015: attraverso la business unit Senfter Alto Adige, il leader dei salumi intende triplicare la capacità produttiva, che passerà dalle attuali 17mila tonnellate annue alle 48mila tonnellate di würstel nel 2015.
L’investimento in questa tecnologia avanzata costituisce un forte impegno da parte del gruppo Gsi, che verrà compensato da un grande aumento dell’efficienza dei processi e della capacità produttiva. Le condizioni di lavoro dei 70 dipendenti dello stabilimento di Chiusa – come spiega una nota stampa aziendale – miglioreranno significativamente, poiché i nuovi impianti consentiranno una considerevole automatizzazione della produzione, limitando l’intervento del personale a funzioni di controllo e di correzione delle eventuali anomalie. Per il 2015, inoltre, il gruppo non esclude un ricorso a nuove assunzioni, anche perché – come dichiara Gsi a Il Sole 24Ore – verrà assorbita la produzione esternalizzata presso un’azienda di Cesena.
Per realizzare il primo lotto dei lavori di ammodernamento, la struttura sospenderà la produzione dal 26 gennaio fino al 10 marzo, quando tornerà a lavorare a pieno regime. Durante questo breve periodo verranno installati alcuni fra gli impianti più moderni esistenti al mondo, realizzati con tecnologia italiana e tedesca, che in breve tempo condurranno l’azienda a consolidare ulteriormente la propria posizione nel mercato dei würstel.
Il management di Gsi ha raggiunto un’intesa con i sindacati in base a cui nel periodo in cui la produzione verrà sospesa per la realizzazione dei lavori di ammodernamento, i livelli occupazionali resteranno immutati e i dipendenti non subiranno alcun impatto economico.
La nuova tecnologia consentirà una forte riduzione dell’impatto ambientale: sarà possibile un considerevole contenimento delle emissioni di CO2 e un grande risparmio energetico. Gli impianti, infatti, sono stati progettati e realizzati per contenere in modo drastico il consumo energetico, che gli interventi nello stabilimento ridurranno ulteriormente consentendo anche il recupero del calore generato durante la produzione.
Per i marchi Casa Modena, Senfter, Cavazzuti, Gasser e F.lli Parmigiani, Gsi – controllato con quote paritetiche da Unibon e da Senfter – conta 17 stabilimenti produttivi in Italia (1.655 addetti), una centrale acquisti situata in Austria, 4 filiali commerciali in Francia e in Germania, e una società in Cina per il mercato asiatico.
Il preconsuntivo 2012 del gruppo attesta un fatturato di 650 milioni di euro (di cui 20% di export), con 45-50 milioni di ebitda (l’8,3%). A perimetro costante, il gruppo è cresciuto dell’1% in Italia e del 7,5% all’estero.
Gsi, 20 milioni per l’impianto di Chiusa (Bz)
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