Restano negativi i dati Istat sul commercio al dettaglio, ancora un calo delle vendite a dicembre 2012, con -3,8% rispetto a dicembre 2011: -2,7% per i prodotti alimentari e -4,2% per quelli non alimentari. Nel 2012, la flessione complessivamente è del -2,2% sul 2011, con l’alimentare al -0,8% e il non alimentare al-2,8 per cento.
“Il dato di dicembre conferma il quadro di criticità per i consumi che ha caratterizzato l’intero 2012, ma che si evidenzia dal 2008 – è il commento di Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – Da quell’anno, infatti, le vendite al dettaglio sono diminuite del -5,2% a livello complessivo, con un calo del -1% per i prodotti alimentari e del -6,8% per quelli non alimentari, che hanno maggiormente sofferto del minor potere d’acquisto delle famiglie. Siamo quindi di fronte a una situazione complessa, cui dovrà far fronte il nuovo Governo, anche alla luce degli impatti che avranno sui consumi quest’anno le manovre varate dal 2011, necessarie per il riequilibrio dei conti pubblici: stimiamo in 9,7 miliardi di euro* (pari all’1% del totale) la caduta dei consumi per questi provvedimenti, in considerazione dell’aumento dell’Iva da luglio 2013, dell’Imu, delle accise sui carburanti, dell’addizionale Irpef, ecc.”
Istat, vendite al dettaglio 2012 a -2,2%
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