Dopo l’autodenuncia di Nestlé Italiana con il ritiro dei Ravioli al brasato e i Tortellini di carne Buitoni, i carabinieri del Nas hanno ispezionato la sede di Milano del gruppo multinazionale e lo stabilimento di produzione di Moretta (Cn) per accertare la tracciabilità, le procedure di autocontrollo e il rispetto degli obblighi relativi al ritiro dei prodotti a marchio Buitoni.
L’Italia ha attivato i controlli sulla frode comunitaria sulla carne equina già dall’11 febbraio scorso, appena apprese le prime notizie dalla stampa, e quindi in anticipo sull’approvazione della raccomandazione della Commissione europea: i carabinieri del Nas hanno effettuato una serie di controlli sia negli stabilimenti di produzione di diverse aziende, sia sulla rete di distribuzione all’ingrosso e nei punti vendita.
In base alla raccomandazione Ue, il ministero della Salute ha predisposto un piano di monitoraggio ad hoc: è previsto il prelievo di 200 campioni di alimenti commercializzati e/o etichettati come contenenti carne bovina ma che, per loro natura, si prestano a essere oggetto di frode alimentare per aggiunta o sostituzione di carne equina non dichiarata. Il prelievo di prodotti, preferibilmente confezionati, riportanti in etichetta la dizione “carne bovina”, sarà eseguito sia nella gdo sia nel normal trade.
I prodotti prelevati saranno carne macinata, hamburger refrigerati o congelati, sughi con carne macinata (tipo ragù), carne in scatola, tortellini e ravioli con carne, cannelloni e lasagne.
Oltre ai prelievi stabiliti dalla raccomandazione europea, il ministero della Salute e i Nas hanno disposto ulteriori controlli da effettuare presso gli stabilimenti di produzione e commercializzazione di provenienza dei prodotti in questione. Negli stabilimenti si procederà al prelievo del prodotto e di materia prima e alla verifica del sistema di tracciabilità previsto dall’azienda. Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha chiesto alle Regioni e alle Province autonome di intensificare i controlli negli stabilimenti di produzione, trasformazione e deposito di prodotti a base di carne per verificare la tracciabilità e il rispetto dei requisiti fissati dalla normativa comunitaria per queste tipologie di alimenti. Saranno inoltre effettuati controlli sui cavalli vivi oggetto di scambio intracomunitario e destinati al macello ai fini della ricerca della sostanza ‘fenilbutazone’. Il servizio veterinario di ciascuna Asl è stato chiamato a svolgere presso gli stabilimenti di macellazione controlli per la ricerca del fenilbutazone nelle carni di animali macellati sia che questi siano nati e allevati in Italia, sia che siano di origine comunitaria o provenienti da Paesi terzi. I campioni dovranno essere inviati ai laboratori degli istituti zooprofilattici sperimentali individuati dal ministero della Salute per la ricerca di identificazione di specie con analisi del dna e per la ricerca del fenilbutazone.
“In sede europea – precisano dal ministero della Salute a foodweb.it – l’Italia non si è mai espressa contro i controlli e i test, come erroneamente riferito da notizie di stampa. L’Italia ha solo fatto presente, con il parere negativo riservato al provvedimento dell’Ue, che lo giudicava insufficiente in termini di sicurezza, poiché prevedeva solo controlli a valle mentre è assolutamente necessario rendere più efficace il sistema di tracciabilità della carne equina, come avviene per la carne bovina”.
Nas, il piano di controlli sulla carne equina in gdo
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