Accordo di fusione tra le tre cooperative storiche valtellinesi attive nella produzione di mele, Cooperativa ortofrutticola di Ponte in Valtellina, Frutticoltori Villa di Tirano e Cooperativa ortofrutticola Alta Valtellina.
La mela tipica coltivata nell’area della provincia di Sondrio, per un totale di 30mila tonnellate, verrà quindi conferita dai 700 soci a un’unica cooperativa, che prende lo stesso nome della preesistente organizzazione produttiva riconosciuta Melavì.
Le varietà principalmente coltivate dalle tre cooperative sono la golden, che ricopre il 47% della superficie, la stark (40%), e la gala (9%), seguite dalle varietà fuji, morgen, granny e renetta che coprono il rimanente 4% della produzione. La superficie coltivata è complessivamente di 800 ettari, tutti in altitudine, su terreni coltivati in pendenza e ben esposti al sole. I volumi di fatturato della mela di Valtellina, che nel 2010 ha ottenuto il riconoscimento comunitario igp, oscillano tra i 20 e i 23 milioni di euro, ottenuti prevalentemente dalla commercializzazione a livello nazionale.
Quella di Melavì, come sottolinea Maurizio Gardini, presidente di Fedagri e dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari “è una delle prime fusioni che avviene tra cooperative di centrali diverse. Segno della bontà del percorso che l’Alleanza delle cooperative ha scelto d’intraprendere: le nostre cooperative, indipendentemente dall’organizzazione a cui appartengono, hanno gli stessi problemi e a noi spetta il compito di aiutarle a trovare soluzioni che le aiutino ad essere più competitive”.
Mele, nasce la supercoop Melavì
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