Scende dell’11,3% il numero di famiglie che acquistano frutta a causa dalla crisi e dalla ridotta capacità di spesa a gennaio 2013. E’ quanto risulta da un’analisi di Coldiretti dei dati Istat sul commercio al dettaglio dello scorso gennaio, che vedono calare in media del 2,3% rispetto allo scorso anno gli alimentari con una flessione in tutte le tipologie distributive tradizionali, dai piccoli negozi (-1,5%) alla gdo (-1,5%) fino ai discount (-0,2%).
Nel carrello degli italiani risulta anche un taglio del 4,2% negli acquisti a volume di frutta e del 3% per gli ortaggi sulla base delle rilevazioni Gfk. Cambiano anche le fonti d’acquisto: aumenta la quota di ambulanti e mercati e degli agricoltori del 5,9% per la frutta e del 18,3% per gli ortaggi, mentre scendono i canali tradizionali rispetto a gennaio 2011.
Dall’inizio della crisi sono spariti 48 kg di frutta e verdura dal carrello delle famiglie italiane che nel 2012 hanno acquistato in media 331 kg di ortofrutta per un totale di 8 milioni di tonnellate, mentre nel 2008 le quantità acquistate per famiglia erano di 379 kg, per un totale di 8,4 milioni di tonnellate.
Nel 2012 molti italiani hanno del resto trascurato i principi base della dieta mediterranea con un calo nei consumi familiari di pesce fresco (-3%), vino (-3%), ortofrutta (-2%) e olio d’oliva (-1%), ma hanno portato in tavola più pasta (+1 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
Ortofrutta, calano dell’11,3% le famiglie acquirenti
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