Le aziende produttrici di grassi vegetali e animali hanno aggiornato il codice di autodisciplina europeo, riducendo ulteriormente la quota di grassi trans consentita nei condimenti spalmabili e nelle margarine industriali. Sono queste le principali modifiche del Codice di autodisciplina Ue promosso dall’Imace, la confederazione europea che rappresenta il settore, con il contributo del gruppo Margarine di Assitol-Associazione italiana dell’industria olearia.
Secondo le nuove regole stabilite a Bruxelles, i prodotti di ultima generazione non dovranno contenere più del 2% di grassi trans (conosciuti anche come Tfa) su base grassa, vale a dire meno dell’1% di tutto il prodotto, come raccomandato anche in ambito medico. L’eccesso di Tfa è infatti considerato dannoso per il cuore e la circolazione.
Secondo Assitol, la norma, peraltro, recepisce quanto già è avvenuto per la maggior parte dei condimenti spalmabili e per i prodotti di uso industriale che, secondo il monitoraggio di settore in ambito Ue, si sono attestati da tempo su una quota di grassi trans pari all’1,7. Tale progresso va attribuito alla riformulazione delle ricette e al ricorso a tecnologie d’avanguardia, che hanno praticamente eliminato i grassi idrogenati dalle margarine di ultima generazione.
Il Codice di autodisciplina ribadisce, inoltre, l’impegno delle aziende del comparto a tutela del benessere del consumatore, attraverso la selezione d’ingredienti sempre più leggeri e di nuove componenti utili come ausilio per particolari regimi dietetici. A tale riguardo, l’industria tende a privilegiare gli oli vegetali nelle ricette della margarine moderne per il loro contenuto di grassi mono e polinsaturi, e di aggiungervi fitosteroli e ingredienti naturalmente ricchi di omega 3, i cosiddetti ’grassi buoni’, la cui importanza per la lotta contro il colesterolo è ormai accertata.
Assitol, meno grassi trans nelle margarine
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