Parte oggi il primo accordo in Italia per semplificare i pagamenti dei fornitori di un retailer nella filiera del largo consumo. Lo firmano UniCredit Factoring e Conad – con il supporto di Studio Poggi e Associati – ed entra da subito in una fase test, destinata a durare fino a tutto settembre 2013, che coinvolgerà inizialmente 100 aziende fornitrici sia di marca industriale sia di private label, per poi estendersi all’intero universo dei produttori di beni e servizi (oltre 1.200, di cui 250 pmi circa di marca privata) che riforniscono Conad. La partnership del gruppo cooperativo con UniCredit Factoring offre alle imprese coinvolte la possibilità di disporre di un ‘polmone’ finanziario di 500 milioni di euro, più che considerevole nel panorama attuale degli affidamenti. Il contenuto dell’accordo (sviluppato in un contratto di 70 pagine tra i due partner, dopo una negoziazione di diversi mesi) si configura come innovativo perché concepito in un’ottica di filiera, per offrire – mediante la fattorizzazione dei crediti e l’allungamento delle dilazioni in flooring – vantaggi rispettivi e reciproci a operatori con caratteristiche e ruoli complementari.
Come spiega in esclusiva a foodweb.it Mauro Bosio, direttore amministrazione, finanza e controllo di Conad, in un’intervista ad Alfredo Faieta, ai fornitori di Conad accreditati l’accordo concede la fattorizzazione dei crediti offrendo: certezza e puntualità nei pagamenti, con anche l’anticipazione dei corrispettivi delle forniture al di sotto dei tempi previsti dalle nuove scadenze di legge, (che impongono i 30 giorni per le derrate deperibili, i 60 giorni per le altre merci, secondo quanto previsto dall’art. 62 Dl 1/2012) a tassi più vantaggiosi, nonché la semplificazione della contabilità incassi pagamenti per tutti gli attori coinvolti.
Il vantaggio per Conad consiste principalmente in una dilazione dei pagamenti rispetto alle stesse scadenze, e quindi una flessibilità finanziaria aggiuntiva. In sintesi, UniCredit Factoring interviene nei rapporti tra produttore e distributore attraverso il meccanismo del cosiddetto ‘reverse factoring’, tramite il quale il factor si sostituisce al distributore, pagando le forniture e offrendo servizi finanziari e amministrativi che semplificano, centralizzandola, la contabilità incassi pagamenti per tutti gli attori coinvolti.
Come si è detto, per quest’operazione sono stati globalmente messi a disposizione della filiera Conad 500 milioni di euro di affidamenti. L’accordo coinvolgerà inizialmente 100 fornitori della catena distributiva, per poi estendersi successivamente. Si stima che, a regime, la partnership produrrà un turnover quantificabile in quasi 1,5 miliardi di euro su base annuale.
“Un anno fa – dichiara Federico Ghizzoni, amministratore delegato, presentando l’accordo – abbiamo lanciato il programma UniCredit per l’Italia, in cui il factoring è uno strumento importante di supporto alle aziende. Oggi siamo qui, a fianco di Conad, a presentare per primi in Italia una soluzione integrata per testimoniare quanto sia importante essere vicini alle imprese e soprattutto veloci nell’interpretare il cambiamento nelle loro necessità”.
“È un accordo particolarmente innovativo – sottolinea Francesco Pugliese, direttore generale di Conad – perché coinvolge l’intera filiera in un’idea evoluta di partnership, che ci fa intravvedere i contorni di un progetto di moderna cooperazione che segnerà nuovi passi nello sviluppo della distribuzione e dell’economia del Paese”.
“Con quest’accordo – ha aggiunto Gabriele Piccini, country chairman di UniCredit – stiamo dimostrando come quello che serve è la coesione e il supporto reciproco: la stretta cooperazione tra imprese e banche può produrre risultati come questo accordo e contribuire alla ripartenza del Paese”.
Conad, accordo con UniCredit pro fornitori
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