Le trattative sono in corso. E la ben nota fermezza (altrimenti detta ‘ostinazione’) di Bernardo Caprotti dovrebbe imporsi anche in questa battaglia. Ossia: la conquista di Genova, per l’apertura del primo superstore in una piazza difficile come il capoluogo ligure, dove i grandi spazi commerciali sono contingentati e il presidio di Coop Liguria e Sogegross è particolarmente forte.
Secondo il sito di informazione locale nuovaresistenza.org, tre sono i fronti aperti dalla catena lombarda per insediarsi nel territorio urbano di Genova: Sestri Ponente, nella sede e stabilimento dell’ex San Giorgio “dov’è in piedi uno scontro legale nei tribunali amministrativi (lo stesso percorso che ha consentito all’azienda di Caprotti di aprire nello spezzino)”; via Piave, “dove Esselunga paga regolarmente l’affitto di alcuni locali (e rinnova la sponsorizzazione alla manutenzione del verde), in attesa che si discutano le osservazioni dei suoi legali al puc-piano urbanistico comunale di Genova, che nega in quella zona l’apertura di mercati di medie dimensioni”. Infine, l’opportunità più recente, per la quale Esselunga manterrebbe una “smentita di facciata”: il Mercato Orientale, uno dei grandi mercati coperti di Genova, non lontano dalla stazione Brignole, per la quale è in lizza anche Coop Liguria.
“Chiunque abbia mire sul mercato deve prima rivolgersi a noi e al Consorzio stesso – ha dichiarato Francesco Oddone, assessore comunale al Commercio di Genova, in un’intervista al quotidiano Il Secolo XIX -. Il discorso deve essere triangolante: Comune, operatori e il terzo soggetto. Finora nessuno si è rivolto a noi. Se ci contattano, li ascolteremo con interesse. Siamo disponibili a parlare con chiunque, ma la vedo difficile che un soggetto possa prendere l’intero Orientale. Personalmente mi lascerebbe perplesso. Anzi, la volontà della grande distribuzione di prendere tutto il mercato non ci vedrebbe per niente favorevoli. Anche se siamo pronti a discutere: non siamo chiusi in angusti sentieri, per favorire il commercio”. E prosegue: “Il Mercato Orientale è un fiore all’occhiello, ha un consorzio degli operatori con il quale collaboriamo molto bene. Ha un interesse non solo commerciale, ma anche turistico. Però, mentre la parte bassa va molto bene, quella rialzata langue. Ecco, vedrei con grande interesse se Esselunga, o altri, occupasse questi spazi”.
La crisi dell’economia genovese potrebbe essere un incentivo indiretto per lo sbarco di Esselunga sotto la Lanterna? Staremo a vedere.
Esselunga, a Genova va in porto il primo superstore?
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