Com’è la prima colazione degli italiani in tempi di recessione? Un’indagine commissionata da Aidepi-Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane alla Doxa ha fotografato la prima colazione degli italiani e alla sua evoluzione negli ultimi 10 anni, rispetto a un’analoga inchiesta svolta nel 1994. La ricerca fa parte del più complessivo progetto “Io comincio bene”, per la valorizzazione della prima colazione attraverso un blog (online dal 7 maggio) e una pagina facebook. Negli ultimi 10 anni, è calato il numero d’italiani fanno colazione: dal 92% si è scesi all’86 per cento. Di conseguenza, è quasi raddoppiato (dall’8% al 14%) il numero di chi la salta del tutto: i cosiddetti ‘breakfast skipper’ pari a 7 milioni di persone. Che ne spiegano così le ragioni: stomaco chiuso (50%), si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina (47%, in crescita rispetto al 41% del 2004), non si ha tempo (34%), si preferisce fare un pranzo più abbondante (37%). In crescita, comunque, i virtuosi della prima colazione. Chi la fa tutti i giorni (o quasi) sale dal 79% all’84%, mentre si registra un buon +20% nel numero di quanti preferiscono consumarla solamente a casa (dal 70% del 2004 si arriva all’85% di oggi). In più, scende da 4 a 3 milioni il numero degli italiani che per ‘fare colazione’ intendono il consumo del caffè senza mangiare nulla.
Sempre più in auge il breakfast salutista: quasi la metà degli italiani (44%) si dichiara più che interessata a quei prodotti che riducono la quantità di grassi, zuccheri per tenere sotto controllo le calorie. In salita il gruppone di quanti consumano frutta: si passa dal 3,5% circa del 2004 all’8% di oggi.
IL MENÙ DEGLI ITALIANI A COLAZIONE
Sulle tavole del mattino in tutta Italia, al primo posto figurano i biscotti, scelti da 6 italiani su 10 (58%), seguiti da pane e/o fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao (19%). Quasi a pari merito (tra il 7% e il 9% dei consensi), si trovano poi 3 gruppi di alimenti: cereali/muesli; merendine/brioches/cornetti confezionati e yogurt. Tra le bevande cresce (14%) il peso del tè, accanto ai più tradizionali latte (35%), caffè (33%) e caffellatte/cappuccino (28%).
NORD E DONNE PIU’ VIRTUOSI. POCO FEDELI I GIOVANI UOMINI DEL SUD
I fedeli del breakfast si trovano più al Nord che al Centro e al Sud e più frequentemente tra le donne che tra gli uomini.
Man mano che si scende verso Sud aumenta l’abitudine sociale a fare colazione da soli, a variarla poco (l’87% degli italiani fa sempre la stessa colazione), a farla al bar o a saltarla. Tra i cosiddetti ‘breakfast skipper’ c’è una percentuale particolarmente alta (20%) di uomini, under 34, studenti, del Sud e delle Isole.
QUANTO CONTA L’ESEMPIO DEI GENITORI?
In una famiglia in cui non si fa colazione raddoppia la percentuale di bambini (dall’11% al 26%) che decidono di non farla. “Di norma i genitori che preparano la colazione e siedono a tavola con i propri figli – afferma Andrea Ghiselli – li educano a un comportamento alimentare più corretto che si ripercuote positivamente anche nella scelta degli altri pasti e, più in generale, nello stile di vita adottato dai ragazzi: quelli che mangiano con i propri genitori, di norma consumano più frutta e verdura e guardano meno la televisione.”
UNDER 25: IL 60%) LA FA DA SOLO MA SOCIALIZZA SUL WEB
Tra quanti fanno colazione da soli – il 52% degli italiani – ci sono molti under 25. Che però hanno l’abitudine, più degli altri italiani (in tutto 3,5 milioni di persone), di aprirsi al mondo esterno e alla socialità (virtuale) attraverso facebook, internet, twitter, mail e sms, mentre sorseggiano un caffè o mangiano qualcosa di dolce. Per 1 milione d’italiani, ormai, l’accesso alla rete, la mattina, avviene addirittura ancora prima di un caffè o di lavarsi.
Proprio partendo da questa pnoramica, Aidepi ha avviato un progetto di sostegno alla cultura della prima colazione con il lancio del blog “Io comincio bene” e di una pagina facebook per condividere le “buone” storie di prima colazione e raccontare riti, esperienze e piccoli segreti di un momento della giornata alimentare importante per ben 35 milioni di italiani. Infine, in collaborazione con il nutrizionista e dirigente di ricerca Inran Andrea Ghiselli e l’antropologo alimentare Sergio Grasso, è stato sottoscritto il manifesto dell’“Io comincio bene”: un decalogo con 10 consigli pratici per trasformare la propria colazione in una buona colazione o, magari, scoprire quegli accorgimenti utili per vincere le difficoltà che spingono gli italiani a saltare questo pasto.