Ortofrutta, export 2012 +3% a valore, ma va potenziato

Ortofrutta, export 2012 +3% a valore, ma va potenziato

Bilancio 2012 tutto sommato positivo per l’export dell’ortofrutta italiana, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere la situazione ottimale per tutti gli operatori della filiera. Lo spiega bene in un’intervista esclusiva a Maria Teresa Manuelli per foodweb.it Paolo Bruni, presidente di Cso-Centro servizi ortofrutticoli.
Secondo i dati Eurostat – elaborati da Cso – le esportazioni italiane di ortofrutta fresca 2012, con quasi 3,9 milioni di tonnellate si confermano sostanzialmente sugli stessi livelli del 2011 (-1%) e solo lievemente inferiori agli ottimi quantitativi del 2010 (-3%). Positivo risulta anche il posizionamento del valore che, con oltre 3,6 miliardi di euro, supera del 3% il 2011, grazie al prezzo medio annuo che si attesta sui 0.93 euro/kg (+4% sul 2011), valore massimo dopo il 2008.
Sul totale ortofrutta esportata a volume, il 68% (media 2010-2012) è costituito dalla frutta fresca, il 7% da agrumi, mentre gli ortaggi rappresentano mediamente il 25% dei quantitativi totali esportati. Nel 2012 le esportazioni di frutta fresca, con circa 2,7 milioni di tonnellate, si posizionano sugli stessi quantitativi del 2011. L’Italia ha esportato frutta fresca a un pezzo medio annuo maggiore del 5% rispetto al 2011, consentendo al valore complessivo di raggiungere gli oltre 2,4 miliardi di euro (+5% sul 2011), il massimo livello degli ultimi 4 anni.
Le esportazioni di agrumi registrano invece un calo a volume pari al -14% rispetto al 2011, nonostante il prezzo medio annuo lievemente superiore allo scorso anno (+2%), che fa arretrare di un punto percentuale la diminuzione del valore complessivo (-13% sul 2011).
Nel 2012 sono stati esportati quasi 944mila tonnellate di ortaggi freschi, quantitativi costanti rispetto all’anno precedente. Il prezzo medio annuo raggiunge 1.10 euro/kg, +1% rispetto ai buoni prezzi sia del 2010 che del 2011 e un valore complessivo che si attesta sui massimi livelli dell’ultimo decennio.
A livello quantitativo, l’incidenza delle patate è in calo: si passa infatti mediamente dal 27% dei primi anni 2000 al 15% del triennio 2009-2012. In flessione anche il peso percentuale a valore che passa dal 12% (media 2000-2002) al 6% nel triennio 2010-2012). Escludendo le patate, l’aggregato ortaggi si posiziona sul +3% rispetto al 2011 in termini quantitativi, mentre il valore risulta in aumento del 2% a causa della lieve flessione (-1%) del prezzo medio annuo, che passa da 1,21 euro/kg. dello 2011 a 1,20 euro/kg del 2012.

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