Gli ingredienti di uno spot di successo/2

Gli ingredienti di uno spot di successo/2

Anche sul numero di luglio/agosto di Food la rubrica Visti da LoRo è dedicata ai più interessanti spot internazionali, scelti e commentati da Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, creativi dell’agenzia LoRo. Insieme al link per visionare direttamente lo spot, pubblichiamo il testo del commento di Scotti e Zordan a proposito del commercial lanciato da Zweifel, azienda svizzera produttrice di patatine.

Quando, prima di internet e delle crisi varie, la pubblicità era una cosa più semplice e lineare, c’erano due scuole di pensiero riguardo alla creatività.
La prima, cosiddetta ‘marketing oriented’: posizionamento ferreo e un fracco di soldi per i media.
La seconda, ‘creativity oriented’ (l’inglese dei pubblicitari è sempre stato casereccio): niente freni alla creatività, così hai bisogno di meno soldi per farti vedere, ricordare, essere convincente. A patto che, dobbiamo aggiungere, la creatività comprenda anche la strategia; e la fedeltà, nel tempo, alla stessa.
Non sempre, insomma, si hanno a disposizione grandi mezzi, un positioning inattaccabile, una promessa credibilissima. E allora la creatività si deve, per così dire, un poco arrangiare. Ci sembra il caso, per esempio, di uno spot dell’agenzia Advico Young&Rubicam di Zurigo per le patatine Zweifel. Tre tecnici dell’azienda vivono la vita di una patata: si fanno piantare nella terra, concimare, annaffiare. Tremano dal freddo nella notte e vengono disturbati dagli insetti. Prima si ride, poi ci si chiede: che significa? Ce lo spiega il testo: “Solo chi sa cosa vuol dire essere una patata svizzera può fare le migliori patatine svizzere”.
Diciamo che il film è meglio del positioning: di certo è più divertente. Sul tema della cura per la pianta che cresce ne avevamo già viste di ogni genere: è la prima volta che vediamo i tecnici ricoperti di letame. Forse l’appetising del prodotto ne risente un po’, ma vogliamo sottilizzare?
Ci sembra giusto dire bravi, quindi, ai creativi svizzeri che con poche armi a disposizione, una promessa generica, un prodotto voluttuario e ludico sono riusciti a creare una storia simpatica, memorabile e che, virtualmente, non finisce qui. Aspettiamo di vedere le prossime avventure dei tre personaggi in tuta arancione e pronti a tutto per il bene delle patatine.
Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, unodiloro@gmail.com

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