Senza zuccheri, interviene ancora il Tar

Senza zuccheri, interviene ancora il Tar
Sembra ormai definita la vexata questio relativa ai claim sugli zuccheri.
Il Tar Lazio (sez. I, n. 06596 /2013), nuovamente investito del tema dopo il suo primo intervento sugli omogenizzati nel 2008, aderisce alla recente tesi del Consiglio di Stato del n. 3901 del 04.07.2012, ma dimezza la sanzione alla luce del comportamento attivo dell’azienda e dell’esistenza di orientamenti giurisprudenziali favorevoli all’operatore all’epoca dei fatti.
Oggetto del contendere: il provvedimento dell’Agcm che la scorsa estate aveva condannato per pratica commerciale scorretta un’azienda leader nella produzione di succhi e confetture alla sanzione di 100.000,00 €. Il fatto contestato:  da un lato le modalità di presentazione del claim (utilizzo di dimensioni dei caratteri diverso per le parola “senza zuccheri” e “aggiunti”) dall’altro la  ritenuta incompatibilità del claim “senza zuccheri aggiunti” con la presenza di l succo concentrato d’uva nella preparazione di frutta in relazione alla funzione edulcorante di tale ingrediente. L’Autority aveva fatto leva sulla Sentenza del Consiglio di Stato del 4/7/2012 che aveva sconfessato la sentenza del Tar del Lazio n. 3880/2008 con cui il claim in questione era stato considerato accettabile anche a fronte dell’ impiego di succhi concentrati di frutta.
Ad esito del procedimento cautelare, nell’ottobre 2012, il Tar del Lazio aveva accolto l’istanza di sospensiva della pronuncia dell’Agcm proprio in considerazione del fatto che l’azienda si era legittimamente basata su orientamenti giurisprudenziali pressoché pacifici all’epoca dei fatti oltre ad aver tempestivamente ottemperato alle richieste dell’Autorità.
All’udienza del 22.05.2013 il Tar ha chiarito che
– la ridotta evidenza grafica del termine “aggiunti” rispetto all’informazione “senza zucchero” appare potenzialmente decettiva in quanto “ idonea a trasmettere a prima vista un messaggio nutrizionale diverso rispetto a quello proprio del messaggio promozionale considerato nel suo complesso, atteso che non vi è dubbio che in un prodotto alimentare una cosa è l’assenza di zucchero, altra la mancata aggiunta di zucchero”. Né tale ingannevolezza “ può ritenersi sanata dalla possibilità per il consumatore di poter ottenere, anche in un momento immediatamente successivo, ulteriori dettagli informativi, …”;
– L’indicazione “senza zuccheri aggiunti” è incompatibile con la presenza di succhi concentrati di frutta. Sul punto il Tar, richiamando la sentenza del C. Stato, 4 luglio 2012, VI, n. 3901, afferma che “deve condividersi la conclusione del giudice di appello che in un giudizio destinato a vagliare l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario, risulta difficile negare che sia ingannevole presentare come composto da sola frutta (e, quindi, senza zucchero aggiunto) un prodotto che in realtà contiene un ingrediente (il succo di frutta concentrato) che molti ritengono assimilabile, quanto ad effetti, allo zucchero….” . Ciò, in particolare, secondo il TAR, alla luce del considerevole apporto di succo concentrato d’uva che svolge il ruolo specifico di alzare il contenuto naturale degli zuccheri della frutta e quindi di dolcificare.
Se nel merito il giudice amministrativo di fatto condivide le motivazioni dell’Agcm, facendo proprie le statuizioni anche del Consiglio di Stato, sotto il profilo sanzionatorio accoglie la censura difensiva secondo cui l’Autorità non avrebbe valutato “né il ravvedimento operoso posto in essere con la modifica degli incarti in corso di procedimento né la circostanza che la pratica posta in essere dall’operatore era, alla data del dispiegarsi della condotta, conforme ai precedenti giurisprudenziali in materia”.
In sostanza secondo il Tar, l’Agcm, nella valutazione della sanzione, non avrebbe preso in considerazione da un lato la volontà collaborativa della società e, dall’altro, l’opinabilità della questione principale affrontata nel procedimento, che è stata espressamente riconosciuta anche con sentenza del Consiglio di Stato 3901/2012.
La querelle  sui claim “senza zuccheri” e “senza zuccheri aggiunti” non appare  tuttavia ancora definita in quanto ad oggi l’Agcm ha ancor al vaglio alcune denunce di associazioni di consumatori su svariate tipologie di prodotti con questi claim. I prossimi mesi forniranno quindi nuovi spunti per ulteriori riflessioni.

Avv. Gaetano Forte
www.avvocatogaetanoforte.it

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