Un nuovo presidio dei lavoratori Tre Marie (Sammontana) si è svolto il 28 giugno scorso presso la sede di Assolombarda a Milano, dopo quello del 13 giugno per protestare contro il piano di ristrutturazione del gruppo di Empoli, che prevede il trasferimento del reparto croissanterie a Verone e il mantenimento a Milano, nello storico stabilimento di Lambrate, restino solo le produzioni stagionali dei lievitati da ricorrenza. I dipendenti milanesi che rischierebbero il posto di lavoro sono 119.
Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano e Renato Sacristani (presidente del consiglio di zona 3, dove ha sede lo stabilimento) hanno incontrato le rappresentanze sindacali del gruppo Sammontana e dello stabilimento Tre Marie: “L’amministrazione – ha confermato Tajani, che si è impegnata a calendarizzare nelle prossime settimane una seduta dell’Osservatorio sul mercato del lavoro insediato presso il Comune sul tema delle crisi nel settore agroalimentare – ritiene importante il mantenimento di queste attività industriali nell’area di Lambrate”.
Per ridurre l’impatto sociale della ristrutturazione, i rappresentanti sindacali chiedono la cassa integrazione straordinaria e la ricollocazione del maggior numero possibile di lavoratori in altre realtà del gruppo Sammontana.
Domani, martedì 2 luglio, si discuterà della vertenza Tre Marie anche nel consiglio regionale della Lombardia con una interpellanza firmata dalla Lega e dalla Lista Maroni.
Tre Marie, la vertenza arriva in Regione Lombardia
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