Per Alce Nero segna l’inizio di un nuovo capitolo. Dopo la presentazione in anteprima al Sana di Bologna, lo scorso settembre, Alce Nero & Mielizia ha lanciato una linea completa di baby food con il brand Alce Nero: costituita da 18 referenze, comprende omogeneizzati di frutta, carne, pesce e verdura senza glutine, creme di farro e di riso Baldo, pastine di grano Senatore Cappelli e di farro, biscotti di farro, olio extravergine d’oliva fruttato leggero e camomilla setacciata.
“É un progetto molto importante – spiega Nicoletta Maffini, marketing manager di Alce Nero & Mielizia – a cui stiamo lavorando da oltre un anno. Sono tutti prodotti biologici, con solo ingredienti italiani lavorati in stabilimenti nazionali. Mancava un’offerta bio italiana: sia le private label sia le marche bio non offrono un prodotto nazionale, ma spesso di provenienza estera. Il claim della linea Alce Nero baby, ‘Generazione bio’ è stato scelto proprio per esprimere il concetto che Alce Nero ti accompagna in ogni fase della vita”.
Nella generale flessione dei consumi alimentari in Italia, quella del biologico resta tuttora una felice eccezione. E i dati dell’azienda di Monteterenzio (Bo) lo confermano: la previsione di chiusura per il brand Alce Nero è di 31 milioni di euro, 3 in più rispetto ai 28 milioni di euro del 2013: soprattutto i frollini e le composte hanno mostrato buone performance. Positivi sono anche i risultati raccolti nel mondo dei ‘rossi’, in particolare la passata di pomodoro.
All’estero, Alce Nero è presente fin dagli anni Novanta, in particolare in Giappone, con ottime prospettive di sviluppo in tutta l’Asia, dalla Cina a Singapore, Malesia, ecc. Anche Polonia e Russia sono mercati in fase di sviluppo: i prodotti più apprezzati restano quelli tipici della dieta mediterranea come la pasta, l’olio extravergine di oliva e il mondo dei rossi.
Alce Nero, esordio doc nel bio-babyfood
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