Si è costituito a Modena il Consorzio tutela aceto balsamico di Modena. La presentazione ufficiale del nuovo organismo è avvenuta alla Camera di Commercio alla presenza del presidente della Cciaa di Modena Maurizio Torreggiani, del vicepresidente di Aicig e direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni, del presidente del Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena Sabrina Federzoni, del presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, del direttore di Aicig Piermaria Saccani, di Roberta Chiarini della direzione generale agricoltura della Regione Emilia Romagna e di Alessandra D’Arrigo del Mipaaf.
Il neonato consorzio, che conta 50 associati rappresentativi di più del 98% dell’intera produzione, come primo atto formale ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione – composto da Mariangela Grosoli e Sabrina Federzoni, Giovanni Carandini, Armando De Nigris, Angelo Giacobazzi, Cesare Mazzetti, Giacomo Ponti, Enrico Zini e Stefano Berni il quale a sua volta ha provveduto come primo atto ufficiale alla nomina del presidente del Consorzio, individuato nella persona del consigliere Stefano Berni, attualmente anche direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano.
“Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena ha due mission – ha commentato il neopresidente Berni – ovvero la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera. Un prodotto Dop e Igp ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima e il suo processo di trasformazione e questo è l’elemento fondante e istitutivo con cui la Ue ha attivato il sistema dei prodotti certificati. Il consiglio di amministrazione farà il possibile affinché il nuovo consorzio possa funzionare al meglio, alimentato dall’entusiasmo di tutti al fine di garantire la massima efficienza».
I dati del settore pongono l’aceto balsamico di Modena ai vertici della classifica dei prodotti italiani DOP e IGP e tra i vanti dell’agroalimentare italiano nel mondo: il volume produttivo è superiore a 90 milioni di litri, la quota di esportazione pari circa al 90% ed il valore di mercato supera i 600 milioni di euro.
“Non potevamo aspettare oltre – ha commentato Mariangela Grosoli – i tempi erano maturi per assumersi la responsabilità di non disperdere un patrimonio che ci è stato consegnato dalla storia e dalle nostre famiglie. In questo momento storico noi produttori avevamo la responsabilità storica di trovare un accordo e fare il possibile affinché questa economia potesse essere tutelata sempre di più. Siamo riusciti – ha aggiunto la Grosoli – a trovare un accordo tra coloro che hanno grandi aziende e le piccole realtà locali e questo è stato un grande successo a vantaggio di un territorio e di un prodotto che porta nelle famiglie una economia positiva“.
Con l’operazione di questa mattina, che concretizza l’unione dei due Consorzi esistenti, a Modena nasce quindi il quarto polo dell’agroalimentare italiano per valore e il primo per esportazioni: l’Aceto Balsamico di Modena, riconosciuto a livello comunitario come Igp dal 2009, è il frutto del lavoro di circa 80 aziende operanti nelle province di Modena e di Reggio Emilia e presenti sui mercati di oltre 100 Paesi.
“La nascita del Consorzio di tutela rappresenta la conclusione di un percorso complicato affrontato da tutti con molto impegno – ha affermato Sabrina Federzoni – che riunisce tutti i produttori di aceto balsamico per difendere con maggiore forza il nostro prodotto in Italia e nel mondo, la prima Igp esportata e per tale motivo, questa eccellenza del made in Italy agroalimentare necessita di tutela contro tutte le contraffazioni che cercano di usurpare il valore e il vissuto del nostro prodotto“.
“Tutelare le produzioni Dop e Igp vuol dire salvaguardare l’economia, le aziende e il territorio – sottolinea Roberta Chiarini della direzione generale agricoltura della Regione Emilia Romagna –. La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta per i produttori di aceto balsamico e le istituzioni il raggiungimento di un importante obiettivo da tempo sostenuto anche dalla Regione. L’Aceto Balsamico di Modena è uno dei prodotti più imitati al mondo o meglio, il termine Balsamico e’ uno dei più abusati e questo nuovo organismo potrà attivarsi per tutelarlo almeno nei confini europei. L’obiettivo principale è tutelare la produzione e riportare economia e valore sul territorio, ma tra le funzioni del consorzio rientra anche la promozione della cultura e della storia di questa produzione. La costituzione del consorzio contribuirà a rafforzare il sistema produttivo delle Dop e Igp dell’Emilia-Romagna a beneficio di produttori e consumatori.
“Non è più tempo di individualismi – commenta Piermaria Saccani, direttore di Aicig – dobbiamo capire che la tutela che chiediamo al neonato Consorzio deve passare attraverso la condivisione delle problematiche comuni: solo in questo modo saranno realmente efficaci anche le altre attività domandate a questo nuovo organismo, ovvero promozione e valorizzazione del prodotto”.
di Emanuela Taverna
Aceto balsamico di Modena, lo tutela un nuovo consorzio
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