Anche sul numero di gennaio di Food, la rubrica Visti da LoRo è dedicata ai più interessanti spot internazionali, scelti e commentati da Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, creativi dell’agenzia LoRo. Insieme al link per visionare direttamente lo spot, pubblichiamo il testo del commento di Scotti e Zordan a proposito del commercial lanciato per una campagna istituzionale del merluzzo norvegese del Norwegian Seafood Council.
Proviamo a immaginare uno spot che parli delle virtù salutari e nutritive del merluzzo norvegese. Cosa vedete? Un fiordo, mare incontaminato, solcato da un lindo peschereccio con a bordo uomini alti, biondi e barbuti. Un esperto in laboratorio che ci fornisce qualche dato scientifico. E poi, ovviamente, una bella ripresa appetizing del prodotto e, per finire, la famiglia a tavola: bambini, ma anche persone agées, perché si sa, gli Omega3 fanno tanto bene alle arterie.
Nello spot ideato dall’agenzia Try/Apt di Oslo, in effetti, si vede un bel fiordo alle isole Lofoten, si vede un peschereccio; l’esperto c’è: un signore grottesco con favoriti (non ha il camice e non sta in un laboratorio genere Guerre Stellari come si fa da noi); la parte di presentazione e preparazione del prodotto (hamburger di pesce) è, a dir poco, terrificante per i nostri standard. Famiglie e bambini, niente.
In compenso, le virtù del merluzzo sono raccontate nei dettagli. Peccato che siano uno scherzo. Il film mostra che basta abbracciare stretto un merluzzo intero e si guarisce istantaneamente dalle fratture, dal mal d’amore, dallo shock del licenziamento. E godetevi il casting.
Ora, sorgono spontanee due domande: da quando in qua gli scandinavi fanno ridere? Pensiamo a Bergman, Strindberg, Ibsen. Sai che risate a vedere “Il settimo sigillo” o “Casa di bambola”.
In più, il merluzzo è una cosa maledettamente seria da quelle parti. Ci hanno fatto anche delle guerre: le “Cod Wars” appunto, tra Islanda e Gran Bretagna, per definire i diritti di pesca nelle acque del Nord Atlantico. Insomma, un’icona. Come per noi la pasta. E loro ci sghignazzano sopra?
Da cui, la seconda domanda: si può prendere in giro il prodotto? Intendiamoci, non essere semplicemente spiritosi o brillanti, ma trattarlo come farebbero i Monty Python?
Evidentemente si può. “Lo sappiamo che il merluzzo è tanto salutare”, si saranno detti i norvegesi: “non ne possiamo più di sentircelo dire. Facendone una barzelletta, lo possiamo ripetere ancora una volta”.
Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, unodiloro@gmail.com