Il Montasio è stato uno dei protagonisti al Fancy Food, la più grande rassegna alimentare degli Stati Uniti che si è svolta dal 19 al 21 gennaio scorsi: il Consorzio di tutela ha concluso infatti con la manifestazione di San Francisco un intenso triennio dedicato allo sviluppo della propria presenza in Usa grazie al programma ‘Legends from Europe’. Con questa iniziativa sono state coinvolte cinque selezionate dop italiane – Montasio, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di San Daniele e Prosciutto di Parma – per un investimento di 5 milioni di euro (coperto con le quote versate dai cinque Consorzi e con il contributo di Agea e Unione Europea, che sostiene il 70% dei costi del progetto) destinati alla promozione dell’enogastronomia italiana, mediante centinaia di incontri con gli operatori professionali e migliaia di degustazioni che hanno attraversato tutti gli Stati Uniti.
Il Consorzio del Montasio ha già annunciato di aver consegnato il progetto per il prosieguo della propria presenza promozionale negli Stati Uniti con un nuovo piano triennale sviluppato sul modello già attuato con Legends from Europe. “Il nuovo progetto – conferma il Consorzio – è già stato approvato dal Mipaaf, ora attendiamo solo il vaglio dell’Unione Europea”.
Secondo l’ultimo bilancio d’esercizio 2012, quello del Montasio si conferma un comparto ancora solido e vitale, con 59 soci, 41 aziende produttrici, 17 stagionatori e 1.368 produttori di latte, e al sesto posto in Italia tra i formaggi di latte vaccino. La produzione si è attestata a 944mila forme (-2,4% rispetto al 2011), le vendite a quasi 998mila forme (-0,3%); anche i prezzi sono risultati stabili, con variazioni dal + 0,6% del fresco al -1,1% dello stagionato.
L’export invece ha segnato una netta crescita: la classe doganale del Montasio (che comprende Montasio, Asiago, Caciocavallo e Ragusano) ha registrato +2,04% in Ue e +15,14% a livello internazionale globale. Nel mercato statunitense, in particolare, il solo Montasio ha triplicato le vendite e il fatturato (+200%), raggiungendo 70mila chilogrammi per un controvalore di quasi 500mila euro. Merito anche delle massicce azioni promozionali intraprese.