Si è tenuto ieri ad Angri (Sa) l’evento di presentazione dell’11° edizione del Congresso Mondiale del Pomodoro, dei nuovi dati delle aziende associate Anicav e della conclusione dell’iter di costituzione del primo polo distrettuale del pomodoro del Centro Sud.
L’Anicav, in qualità di più grande associazione di rappresentanza delle imprese di trasformazione di pomodoro al mondo, per numero di imprese associate e quantità di prodotto trasformato, svolge un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento ed è impegnata a promuovere l’appuntamento nelle regioni del Sud Italia.
Il Congresso rappresenta per l’associazione un’importante occasione per portare all’attenzione degli operatori mondiali del settore il ruolo delle aziende associate, da sempre a forte caratterizzazione internazionale: le aziende associate sia di piccole e medie che di grandi dimensioni, prima delle altre, hanno compreso l’importanza di aprirsi ai mercati esteri e infatti circa il 60% delle produzioni è destinato all’export sia verso l’Europa che verso il resto del mondo.
Nel corso del Congresso, nell’ambito della sessione ‘The virtuous factory’, verrà presentata l’esperienza di una azienda associata di piccole dimensioni, che porterà la propria testimonianza di azienda virtuosa in termini di buone prassi organizzative, di risparmio energetico e impatto ambientale, di qualità dei prodotti e dei processi, temi sui quali da sempre tutte le aziende associate sono impegnate.
Nel corso dell’evento di ieri è stato presentato anche il nuovo dato del fatturato delle 110 aziende associate ad Anicav, che, localizzate in 12 regioni, registrano un volume di affari di 3 miliardi di euro nel 2013, rappresentativo del 60% del fatturato nazionale dell’intero comparto produttivo: 1,9 miliardi derivano dalla trasformazione del pomodoro, 1 miliardo dalla trasformazione di legumi e ortaggi e 0,1 miliardi dalla trasformazione della frutta.
Il core business delle aziende associate è rappresentato dalla produzione di derivati del pomodoro che nel bacino campano è preponderante, rappresentando circa il 50% della produzione italiana. Le aziende aderenti rappresentano 1/4 del pomodoro trasformato in Europa.
Il solo settore conserviero impiega circa 12.000 lavoratori fissi e 22.000 lavoratori stagionali, cui si aggiunge la manodopera impiegata nell’indotto. I porti di Napoli e Salerno movimentano ogni giorno circa 1.500 contenitori di conserve vegetali.
L’evento è stato infine l’occasione per annunciare la conclusione dell’iter di costituzione del primo Polo Distrettuale del pomodoro da industria del Centro Sud Italia, l’unica aggregazione di filiera nata grazie alla volontà delle parti di autoregolamentarsi, senza una specifica previsione normativa in tal senso.
La creazione di un Polo Distrettuale del Pomodoro del Centro Sud Italia renderà la filiera produttiva più efficiente e competitiva, e avrà il duplice obiettivo di creare maggiore integrazione tra i soggetti direttamente coinvolti nella produzione, contrattazione e trasformazione del pomodoro da industria (OP e aziende di trasformazione) e valorizzare contestualmente l’immagine del comparto produttivo strategico per l’intera economia nazionale, quale è il settore del pomodoro da industria del Centro Sud Italia.
Questo importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno di Anicav, delle Organizzazioni Professionali Agricole (Agroinsieme e Coldiretti) e delle Organizzazioni sindacali di categoria.
“I contenuti presentati oggi confermano che Anicav si pone come parte attiva nella collaborazione ad eventi di portata internazionale, quale il Congresso Mondiale del pomodoro da industria, ed è una associazione dinamica e sempre a fianco delle sue associate attraverso iniziative innovative e strategiche, quali l’importante accordo relativo al primo polo distrettuale del pomodoro del centro sud” ha affermato il direttore Giovanni De Angelis. “Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di presentare questo importante appuntamento ai soci di Anicav, in quanto riteniamo l’Associazione protagonista nella rappresentanza della filiera del pomodoro italiano nell’ambito del Congresso Mondiale del Pomodoro da industria” ha affermato Rossano Bozzi, brand manager di Fiere di Parma”.