A cinque anni dal lancio, il brand ‘essential’ di Waitrose è diventato uno dei driver principali del successo del retailer britannico. Oggi, quasi otto carrelli della spesa su dieci contengono almeno una referenza del marchio e lo shopper medio acquista più di cinque referenze della gamma a ogni visita. Non solo. La linea, che ora vale un miliardo di sterline, è anche esportata in 47 Paesi nel mondo, fra cui Filippine, Bahamas e Cile.
Dal suo esordio, le referenze sono più che raddoppiate, per un totale di 2.100 item e quasi altri 500 in programma, e il brand sta interpretando sempre più i mutamenti e le tendenze in fatto di consumo dei sudditi di Sua Maestà. Prodotti che prima sarebbero stati considerati esotici, ora sono diventati infatti più mainstream e la gamma si è estesa includendo prodotti come marmellata di ribes rosso, guacamole, aceto balsamico e crème brûlée.
Waitrose, che ha recentemente annunciato una crescita del 6% delle vendite per l’anno finanziario, ha piani ambiziosi per lo sviluppo di essential. “Il brand essential Waitrose – ha dichiarato Rupert Thomas, direttore marketing di Waitrose, che ha guidato la creazione della range nel maggio 2009 – è diventato un’illustrazione di come i gusti dei consumatori sono cambiati nell’ultimo quinquennio: in breve, se è essenziale per i nostri consumatori, lo è anche per noi. Quando lo abbiamo creato volevamo offrire ai nostri consumatori un grande valore senza compromettere l’integrità e la qualità che ci si aspetta da Waitrose, ed è una formula che i nostri consumatori hanno accolto. Oltre che per le sue credenziali etiche – come il benessere animale e la pesca sostenibile – essential Waitrose si differenzia per il fatto che ancora riesce a essere alla moda e contemporaneo. Parte del suo appeal sta nel fatto che è un brand di valore che non ci si vergogna di portare in tavola per una cena, anche nel suo packaging originale”.