Tempo di shopping nel mondo del vino, ma all’insegna del made in Italy. Il Gruppo Lunelli entra al 50% in Bisol, marchio di riferimento nel mondo del prosecco superiore, per permettere alla storica cantina di Valdobbiadene di affrontare da protagonista la sfida del mercato globale, in un momento particolarmente favorevole per la crescita e l’affermazione del prosecco nel mondo. L’ingresso nell’azienda veneta è avvenuto grazie a un aumento di capitale volto a finanziare un ambizioso piano di crescita da realizzare nel segno della continuità: Gianluca e Desiderio Bisol resteranno impegnati in azienda nei ruoli ricoperti fino a oggi, portando avanti la tradizione di famiglia giunta alla ventunesima generazione. L’operazione rappresenta per il Gruppo Lunelli una tappa importante nella creazione di un gruppo dell’eccellenza del bere italiano, che comprende marchi accomunati dall’alto livello qualitativo e da un forte legame con il proprio territorio.
Così nel gruppo trentino, che ha la piena proprietà delle Cantine Ferrari, della distilleria Segnana, dell’acqua minerale Surgiva e delle Tenute Lunelli – che producono vini fermi in Trentino, Toscana e Umbria – confluisce adesso il 50% di Bisol Desiderio & Figli. Con questo nuovo passo, il Gruppo Lunelli conferma la propria leadership nel mondo delle bollicine e può farsi portavoce della varietà che caratterizza il nostro Paese in questo settore: se Ferrari è un Trentodoc e rappresenta l’eccellenza del metodo classico, Bisol è da sempre un marchio di riferimento del prosecco. “L’ingresso nel capitale di Bisol”, rileva Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli, “è coerente con il nostro progetto di creare un gruppo dell’eccellenza del bere italiano. Da tempo valutavamo di entrare nel mondo del prosecco e abbiamo trovato in Bisol l’azienda ideale: un marchio storico e prestigioso che ha un forte legame con il territorio, gestito da una famiglia di cui nutriamo grande stima. Come nel 1952 nostro nonno, Bruno Lunelli, continuò per anni a lavorare a fianco di Giulio Ferrari, così noi oggi siamo fautori della continuità e lavoreremo con entusiasmo a fianco della famiglia Bisol per raccontare l’unicità del territorio di Valdobbiadene e cogliere insieme quelle che riteniamo essere significative opportunità di sviluppo”. Per Gianluca Bisol, presidente della casa di Valdobbiadene: “L’arrivo di nuovi capitali asseconderà il nostro obiettivo di crescere, in particolare all’estero, sempre nel rispetto della massima qualità che da anni è il nostro unico credo, così come del resto lo è per la famiglia Lunelli”.
Se è vero infatti che il vino è oggi il motore dell’ export agroalimentare italiano nel mondo, è altrettanto inconfutabile che il prosecco è il carburante: tra il 2012 e il 2013, il vino veneto oltreconfine è cresciuto del 10% una dinamica ben al di sopra della media nazionale (7%).