Coop Adriatica archivia il 2013 con un bilancio che la stessa cooperativa definisce “solido in un contesto di grande difficoltà dei consumi” e conferma alla presidenza Adriano Turrini (a destra nell’immagine). L’anno si è chiuso con un utile d’esercizio di 32,8 milioni di euro (+6,2 milioni sul 2012), un patrimonio netto di 942,9 milioni (+33,6 milioni) e vendite pari a 2,079 miliardi (in lieve flessione sull’anno precedente: -0,6%). Risultati che consentono di erogare il ristorno (la quota percentuale sugli acquisti effettuati l’anno precedente che viene restituita ai soci): per le spese del 2013 ammonta allo 0,30%, contro lo 0,25% dell’anno precedente, per un totale 4,8 milioni di euro.
La cooperativa era chiamata in questi giorni però anche a un altro appuntamento importante: il rinnovo del consiglio di amministrazione, che resterà in carica per i prossimi tre anni. A farne parte sono 25 membri: 12 presidenti di Distretto – votati direttamente da oltre 75mila soci nelle elezioni di aprile – e 13 consiglieri tecnici, proposti dalla Commissione elettorale e votati dai 281 soci delegati che componevano l’assemblea generale di bilancio, svolta a Cesenatico (Fc). I delegati sono stati scelti in rappresentanza dei 27.666 soci che, tra il 15 maggio e il 5 giugno, hanno partecipato alle 92 assemblee separate sul territorio, in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo.
Nella sua prima riunione, il consiglio di amministrazione neoeletto ha confermato Adriano Turrini presidente per i prossimi tre anni. Al suo fianco resta anche il vicepresidente Elio Gasperoni (a sinistra nell’immagine).