Il mercato cresce meno del previsto e i margini stimati a medio termine non sono particolarmente entusiasmanti. Ma il piano di espansione di FamilyMart in Cina è pronto a un ulteriore fase di accelerazione, con l’apertura di circa duecento nuovi store già entro l’anno in corso. L’annuncio è arrivato direttamente da Wei Yinheng, presidente del Ting Hsin International Group, franchisor del retailer nipponico nella Cina continentale. L’obiettivo programmatico è anche quello di raggiungere almeno due nuove città all’anno entro il 2019, con un focus particolare per i centri medio-grandi, dove la diffusione sarà legata anche alla capacità di rendere appetibili prodotti con un prezzo medio più elevato rispetto alla concorrenza. Oltre ai nuovi supermercati, il rivenditore intende ristrutturare buona parte dei 1.100 punti vendita che gestisce attualmente nel Paese, investendo in questo progetto una quota significativa dei ricavi attesi nel 2014. Come già accaduto in Giappone e in altri mercati internazionali, l’insegna progetta di fornire i suoi minimarket di piccoli ristoranti all’interno, con venti o trenta posti a sedere. Inoltre, la superfice dei format sarà aumentata proprio per consentire di proporre ovunque il concetto di ‘combo style’, abbinando il negozio tradizionale con servizi aggiuntivi capaci di attirare gli shopper, anche in collaborazione con player di altri settori, dal food all’entertainment. Uno dei modelli da seguire potrebbe essere quello appena implementato con successo a Taiwan. Qui FamilyMart ha lanciato per i clienti la possibilità di stampare foto e documenti, offrendo uno spazio di cloud storage gratuito, accessibile tramite il proprio account in ciascuno dei quasi tremila store del Paese.
FamilyMart, la Cina si conquista in ʻcombo styleʼ
Il rivenditore nipponico rilancia il programma di espansione nel Paese del Dragone. Attese nuove aperture e format innovativi
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