Marks & Spencer rilancia il suo ʻPiano Aʼ

Il rivenditore britannico annuncia nuovi impegni ecofriendly. L’obiettivo è diventare il retailer più sostenibile al mondo
Marks & Spencer rilancia il suo ʻPiano Aʼ

“Si chiama ‘piano a’, ma non esiste alcun ‘piano b’”. Sir Stuart Rose, eccentrico presidente di Marks & Spencer, aveva esordito così in una conferenza stampa del 2007, annunciando il lancio di un rivoluzionario progetto per rendere più sostenibile la catena di supermercati. Il programma ruotava intorno a cento diversi impegni, che coinvolgevano l’intera catena di approvvigionamento, tutti da raggiungere entro il 2020. A sei anni dalla scadenza, quindi, l’insegna britannica ha deciso adesso di rivedere i target, ampliando i campi di intervento e rendendo più ambiziosi anche gli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio. Una decisione che deriva da diversi fattori, a cominciare dai recenti allarmi su una possibile accelerazione delle conseguenze del global warming. C’è poi da aggiungere che le iniziative green del rivenditore negli anni sono diventate un driver di sviluppo per diversi altri player, insieme alla diffusione di una maggiore sensibilità alle problematiche ambientali da parte degli stessi consumatori. Inoltre Marks & Spencer è in continua espansione sui mercati esteri e proprio in questi giorni, tra l’altro, si rincorrono lanci di agenzia riguardanti una serie di nuove aperture in Cina, attraverso partnership con società locali. “Abbiamo formalmente incluso anche le nostre operazioni internazionali nel nuovo Piano A – ha confermato Marc Bolland, amministratore delegato di Marks & Spencer -. Gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 sono sempre cento, ma molti di essi sono stati migliorati, anche alla luce dei progressi fatti finora. Tra i nuovi traguardi c’è l’aumento dell’efficienza energetica dei negozi inglesi fino al 50%, nonché un incremento dei fondi destinati al sostegno dell’imprenditoria giovanile e della lotta alla disoccupazione”.

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