L’annuncio arriva a pochi mesi dal quarantesimo anniversario della prima scansione con il codice a barre in un supermercato. E come in quel caso, l’innovazione porta la firma della società bolognese Datalogic, specializzata nell’acquisizione automatica dei dati. Utilizzando una tecnologia realizzata dal gruppo italiano, infatti, l’insegna britannica ha lanciato la sperimentazione di un nuovo sistema di checkout, destinato ad attirare l’interesse anche di altri player della grande distribuzione. Il sistema prevede un nastro sul quale è possibile inserire i prodotti in entrambi gli orientamenti e uno scanner automatico, capace di leggere fino a sessanta articoli al minuto. Gli articoli vengono poi indirizzati verso una cassa simile ai modelli tradizionali, dove il personale provvede però soltanto a imbustare, senza quindi dover compiere altre operazioni. In tal modo gli impiegati hanno più tempo anche per poter dialogare con i clienti, fornendo loro informazioni o presentando le iniziative di fidelizzazione. Il primo punto vendita del retailer attrezzato con questo meccanismo di casse è quello di Lincoln. Nei piani di Tesco l’installazione degli scanner automatizzati rientra in un più ampio progetto pilota, a cui si aggiungono i programmi per l’implementazione del self-checkout e dei sistemi di pagamento da dispositivi mobili. Tutti strumenti sui quali si gioca una vera e propria sfida tra i big retailer a livello globale. “Siamo sempre alla ricerca di soluzioni innovative per migliorare l’esperienza d’acquisto degli shopper – ha commentato Nigel Fletcher, director di Tesco -. La tecnologia rende il servizio veloce ed efficiente, ma il nostro obiettivo resta sempre quello di mettere al centro le persone e il contatto umano”.
Tesco, il checkout diventa più veloce
Scanner automatici e nastri bidirezionali diminuiranno l’attesa alla cassa. Ma la priorità è l’interazione con i clienti
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